Arriva il primo punto in classifica per l’Olbia di Max Canzi. Dopo tre sconfitte un po’ d’ossigeno per i bianchi che tornano con un’iniezione di fiducia nell’isola.
Molta soddisfazione per il tecnico Max Canzi. “Finalmente! Fin qui abbiamo raccolto meno di quanto seminato, ma il calcio è così. Dobbiamo continuare a tenere botta e continuare a lavorare. Sono contento della reazione della squadra perché c’era rischio di deprimersi dopo il gol subito. Non lo abbiamo fatto e abbiamo usato la testa. Perderla sarebbe stata un’ingiustizia. Non avrei saputo cosa dire ai ragazzi dopo un’altra sconfitta, sinceramente, sarei stato molto in difficoltà”.
Parlando dei singoli: Ladinetti? “So quanto può dare, è un 2000 che va tutelato. Non è facile iniziare a giocare con i grandi, ragazzi che hanno una famiglia e dei figli. Ma sono certo che capiscano molto presto cosa significa e lo faranno anche gli altri”.
Pennington è stato nominato anche alla vigilia della gara, è tra i giocatori che si sono distinti in questo avvio di campionato, tra i più pericolosi e costanti. “È un periodo d’oro per lui, il gol è assolutamente suo. Nonostante la deviazione ha spizzato la palla con la volontà di metterla dentro”.
Per il tecnico milanese che ha allenato tanti anni non distante dal “Breda” è un’emozione particolare tornare qui. “È uno stadio particolare, che frequentavo tantissimo perché giocavano di sabato e allenando di domenica non avevo modo di vedere altre partite da spettatore. Mi sento a casa e credo che sia molto simbolico aver fatto il primo punto in questo stadio”.
dall’inviato Claudio Inconis – Roberta Marongiu