Per l’Olbia arriva il secondo pari della stagione, in rimonta. Molto simile a quello con la Pro Sesto. Cosa cambia? L’avversario, a detta del tecnico Max Canzi. “Abbiamo affrontato una squadra tecnicamente di categoria superiore, questa è la grande differenza. Loro dalla cintola in su sono molto forti, ecco perché noi potevamo fare un po’ meglio davanti, ma il loro portiere è stato bravo“.
Il bicchiere è mezzo pieno. “È innegabile che la squadra non molla, questo emerge chiaramente. La squadra non si squaglia e non si deprime. A segno un attaccante, come la scorsa, e questo è importante per la loro fiducia. Ora dobbiamo lavorare sulla capacità di capitalizzare le occasioni che creiamo. Cosa manca? Un po’ di concretezza e di fortuna. Oggi si poteva vincere, abbiamo avuto più occasioni e situazioni che avrebbero potuto e dovuto diventare occasioni”.
Anche stavolta un cambio di sistema di gioco. “Facevamo fatica a difendere ad un certo punto e ho deciso di togliere un quinto e metterci a quattro dietro inserendo un trequartista, Marigosu”. Come detto anche a inizio campionato, il modulo non è un dogma e anche oggi lo ha dimostrato: “Se le cose non vanno bene io ho il dovere morale di provarle tutte. Stavamo facendo fatica in fase di non possesso nel primo tempo così ho messo Marigosu per provare a recuperarla e abbiamo pensato a creare situazione di 1 vs 1 sugli esterni. Ci abbiamo provato. A volte le cose vanno bene a volte no”.
Ai microfoni anche Andrea Cocco che timbra il cartellino per la seconda volta. “È un gol importante fatto contro una squadra importante. Non è stato facile, fronteggiavamo una squadra tecnica e rapida con idee molto precise. Noi abbiamo creato tante palle gol, ripartiamo da questo. Dobbiamo migliorare sull’atteggiamento e sfruttare al massimo ciò che creiamo. Con Gagliano mi trovo bene, dobbiamo migliorare l’intesa. Ho un buon rapporto e dialoghiamo bene in allenamento, ora dobbiamo trasportarlo in partita”.
Roberta Marongiu