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Olbia, Canzi: “La classifica non mi preoccupa, la squadra ha la sua identità”

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L’Olbia rompe il silenzio delle ultime settimane e lo fa con la conferenza di Max Canzi, occasione utile per fare il punto della situazione in vista della ripresa degli allenamenti il 28, 29 e 30 dicembre per un po’ di lavoro atletico, per poi riprendere il 3 gennaio in vista della gara contro l’Ancona Matelica.

Questione cartellini e cambio modulo

“A pesare di più è la partita con l’Ancona in cui abbiamo fatto errori e abbiamo poi avuto giocatori fuori per aver fatto ben poco, in realtà. Altra espulsione sicuramente evitabile è stata quella di Udoh, poi in generale le somme di ammonizioni fanno parte del gioco, ma assicuro che i ragazzi sono sereni. Aver cambiato modulo ci ha portato a essere più quadrati, è evidente: abbiamo aggiunto un difensore che ha fatto il centrocampista. Quando si fanno queste scelte di solito si toglie un attaccante per un difensore. Il peso offensivo non è cambiato. In cinque partite abbiamo subito 2 gol, di cui uno casuale. Abbiamo sicuramente raggiunto l’obiettivo perché avevamo preso troppi gol ed era inspiegabile, ne abbiamo parlato tante volte. È chiaro che ogni cambio di modulo avvantaggia uno e svantaggia altri, pensiamo a Boccia che ne ha beneficiato. Per quanto riguarda la questione attacco, dai dati a nostra disposizione le occasioni create non sono diminuite, e in effetti ciò che mi preoccupava di più era la fase difensiva.

Classifica

“La classifica non mi preoccupava prima e non mi preoccupa adesso. Siamo sopra alla media dello scorso anno e sono abbastanza soddisfatto. La squadra ha la sua identità, anche dopo aver cambiato pelle, cosa non da tutti, a volte è difficile cambiare modo di giocare. Abbiamo giusto qualche punto in meno per colpe nostre o di altri. I risultati li raggiungeremo grazie al lavoro, alla consapevolezza e anche passando dagli errori. C’è tanto da lavorare, io sono quello che deve infondere serenità, soprattutto nei momenti difficili”.

Su Giandonato e Palesi

“Manuel è stato fermo per un po’ e come sempre si tende a non toccare la squadra che vince. È per questo che sta trovando meno spazio, detto ciò stiamo parlando di un giocatore dalle caratteristiche tecniche importanti che si esalta da play o vertice alto che nel centrocampo a due potrebbe più fatica, ma è un professionista e si è messo a disposizione. A centrocampo ora serve il dinamismo di Nunzio Lella, e il gol contro la Pistoiese dimostra quanto sia importante, e un mediano basso come La Rosa, chiaro che i più svantaggiati in questo momento sono proprio Giandonato e Palesi. Luca è il primo a riconoscere che per una serie di ragioni ha reso meno di quanto potrebbe, ma sono tranquillo perché si allena sempre a 200 all’ora e quando subentra dà quel quid in più. Ci sono giocatori che a subentrare fanno più fatica lui invece dà brillantezza. Darà di più, è un ragazzo strepitoso per impegno e per come sta nel gruppo, non è problema di ambientamento”.

Su Ragatzu e Demarcus

“Arriverà il momento in cui Daniele ci prenderà per mano e ci trascinerà. Lui tutte le fasi di non possesso le svolge in maniera egregia, così come Mancini e Udoh. Se in 5 partite abbiamo preso solo due gol i primi responsabili sono anche loro perché indirizzano il gioco, sfiancano gli avversari, fanno un lavoro fondamentale. Antonio è un giocatore che non ha espresso tutte le sue potenzialità, l’anno scorso giocava come terzino quest’anno attaccante, può fare anche il quinto di centrocampo. Ora ha un problema che sta risolvendo che è capitato in una fase nella quale poteva avere più spazio”.

Girone di ritorno

“Altri 25 punti? Noi lavoriamo per quell’obiettivo anche se le nostre energie sono sempre rivolte al breve periodo, in questo caso all’Ancona”.

Roberta Marongiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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