Non vuol sentire parlare di rivincite sulla zona cesarini Max Canzi al termine della vittoria per 2-0 sul Pontedera: “Sappiamo che nel mondo del calcio le partite si possono vincere o perdere negli ultimi minuti, quando si subiscono questi episodi spesso si dimentica di averne anche fatto e festeggiato nello stesso modo. Stasera siamo contenti ed è andata bene”.
Al di là dei festeggiamenti finali si è trattato di una partita molto tattica: “Sicuramente una partita abbastanza bloccata con due squadre che avevano paura di prendere gol ma che allo stesso tempo finora ne avevano anche fatti tanti. Il Pontedera merita grandissimo rispetto per il calcio che fa, difficilmente sbaglia stagione o acquisti, sono sempre ostici da affrontare e gli faccio i complimenti. Sicuramente il nostro focus era sul non prendere gol e credo che se fosse finita 0-0 avremmo avuto ugualmente ragione d’esser contenti per quanto fatto. Allo stesso tempo la storia di questa stagione dice che noi in qualche modo un gol possiamo sempre farlo quindi ho detto ai ragazzi di esser concentrati fino al 95’ nel non prendere gol che noi qualche modo l’avremmo sempre potuto fare”.
Una gioia particolare il gol all’esordio assoluto tra i professionisti per Renault, subentrato al 78’: “Si trattava di un cambio più offensivo per provare a non perdere l’equilibrio ma cercando di essere più pericolosi. Sono davvero molto contento per Christophe che in tutte queste settimane si è davvero impegnato tanto, allenandosi bene nonostante non avesse ancora trovato spazio e questo gol credo sia un grande premio per il suo lavoro”.
Molto interessante la novità del passaggio tattico al 3-4-1-2: “O si cambia il modo di difendere o si cambiano gli interpreti – commenta il mister – Dal canto nostro abbiamo sempre lavorato tantissimo sulla fase difensiva, tuttavia era doveroso provare a cambiare qualcosa e così abbiamo provato questo sistema di gioco in questo ordine di uomini, con Boccia centrale ed Emerson e Brignani laterali. Voglio fare una nota di merito anche per Salvatore (Boccia, ndr) che si impegna quotidianamente anche non giocando, che sappiamo bene essere una situazione molto delicata a livello mentale per un giocatore. Dal primo tempo al secondo abbiamo effettuato anche un ulteriore cambio tattico passando ad un uomo contro uomo più aggressivo e penso che abbiamo lavorato bene”.
Claudio Inconis