Olbia: e se per una volta si andasse in bianco? Il percorso è difficile ma sognare non costa niente. Il piccolo manuale su come affrontare al meglio i primi playoff di Serie C per l’Olbia parte con una premessa d’obbligo: per quanto sia bello sognare uno sbarco straordinario in cadetteria è giusto ricordare che il percorso oltre che lungo è molto difficile. Bisogna sempre vincere e farlo (almeno per tre volte) in trasferta. Il nono posto in classifica, infatti, fa sì che l’Olbia tornerebbe al Nespoli soltanto per le semifinali, con formula di andata e ritorno. Premesso ciò, iniziamo.
Testa sgombra
Partiamo dall’aspetto mentale: l’obiettivo stagionale è raggiunto. Col biglietto per i playoff in tasca, i bianchi possono semplicemente entrare in campo e giocare senza dover dimostrare nulla. Al contrario dell’Ancona-Matelica avversario di giornata, ad esempio, che davanti al proprio pubblico e con la responsabilità di una migliore classifica ha tutti i pronostici dalla propria parte.
Proprio l’aspetto mentale potrebbe essere quello più importante, se è vero che l’Olbia ha vissuto una stagione sulle montagne russe tra le aspettative e passi falsi inaspettati, con varie beffe finali a rendere tutto più amaro.
Bunker bianco
Se è vero che il piano gara è abbastanza scontato, i bianchi devono per forza vincere entro il triplice fischio finale, la chiave del match potrebbe risiedere tutta nella pazienza. L’Ancona, infatti, ha fatto della forza d’attacco un fattore, con tre uomini in grado di andare in doppia cifra. L’Olbia, dopo un inizio di stagione leggerino, ha letteralmente abbassato la saracinesca difensiva, riuscendo a rendere molto più complesso battere Ciocci. Purtroppo il processo ha influito in negativo sul rendimento offensivo, senza che si riuscissero a trovare adeguate soluzioni se non l’estro dei singoli. Chissà che, con la leggerezza di cui sopra, i bianchi non trovino la formula giusta per restare solidi dietro e pungere in avanti. Un po’ come successo a Modena, in fin dei conti, e allora fu vittoria 2-1.
Doppia assenza
Non sarà del match Roberto Biancu, squalificato, uomo che la stagione scorsa ha rappresentato un fattore tanto da meritarsi la chiamata in ritiro del Cagliari ma quest’anno ha reso in modo meno evidente, facendosi apprezzare più come elemento d’equilibrio che d’estro. La sua assenza costringerà mister Canzi a disegnare un nuovo tridente, forse arretrando Ragatzu dietro Udoh e Mancini, o forse proponendo Chierico dietro i terribili due, capocannonieri ex-aequo a quota 13 reti ciascuno. Non ci sarà neanche Luca Palesi, scongiurando di fatto il rischio di clamoroso gol dell’ex visto che il centrale di centrocampo ha giocato ad Olbia fino a gennaio. 18 presenze in bianco, 9 in rosso marchigiano prima della rottura del crociato che lo terrà lontano dal campo da gioco fino all’autunno.
In campionato il bilancio è totalmente a favore dell’Ancona con 2 vittorie, entrambe per 2-1, ma chissà che dopo essersi tolti la spada di Damocle dalla testa i ragazzi di mister Canzi non vogliano impugnare la fionda di Davide e abbattere il primo gigante nella strada dei playoff.
Claudio Inconis