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Nuovo stadio, dai costi ai tempi: i punti della conferenza Cagliari-Comune

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Dai nuovi finanziamenti pubblici, da parte di Regione e Comune, alla futura destinazione d’uso degli spazi commerciali. Questi alcuni dei temi al centro della conferenza congiunta tra Cagliari Calcio e Comune di Cagliari sul nuovo stadio Sant’Elia affrontati nella pancia della Unipol Domus dal presidente del club rossoblù Tommaso Giulini e dal sindaco Paolo Truzzu.

Rivivi la diretta della conferenza stampa sul nuovo stadio con gli aggiornamenti automatici (senza ricaricare la pagina)

A cura di Roberto Pinna

Finisce qui la conferenza

Dove verrà riutilizzata la Unipol Domus, risponde Truzzu: “Lo stadio è di proprietà del Cagliari Calcio, poi se verrà individuata un’area dove riposizionare lo stadio ben venga e siamo aperti al dialogo. Le città crescono con le collaborazioni tra pubblico e privato”.

Ci sono stati già dei contatti con nuovi investitori, si era parlato di una cordata russa in passato. Risponde Giulini: “Non siamo mai stati approcciati né come club né come proprietà da nessuno negli ultimi anni. Né abbiamo mai cercato nessuno sul mercato, specie in questi due anni di Covid nel peggior momento possibile. Tutto quello che si è letto è puro gossip da calciomercato”.

L’investimento sullo stadio allontana totalmente ogni voce su un’eventuale cessione? Risponde Giulini: “Sicuramente il ruolo di presidente, a maggior ragione in una squadra che rappresenta un’isola, è un ruolo complicato. Qui è più complesso di altre piazze. Spesso ti ritrovi solo nelle difficoltà e poter avere il supporto di partner importanti in questa iniziativa come Costim e Unipol fa piacere, poi io non chiudo le porte a nessuno. Guardate quello che è successo a Bergamo all’Atalanta con nuovi investitori. Avere al proprio fianco dei partner importanti che ti aiutino nelle scelte e nelle difficoltà credo che potrebbe aiutare il club. Lascerò? La mia risposta non è né sì né no, vedremo. Ognuno è artefice del proprio destino. Per noi l’obiettivo è solo quello di toglierci più soddisfazioni possibili. Ricordo che l’ultimo stadio interamente nuovo in Italia resta sempre la Sardegna Arena e vorrei che i prossimi a inaugurare il nuovo stadio fossimo sempre noi. Si tratta di un percorso mai banale in Italia. Dopo il progetto serviranno 6 mesi per l’amministrazione comunale per portare il progetto in commissione provinciale di vigilanza, con la Commissione che poi darà il via definitiva per far mettere al bando il progetto che dovrà durare non più di 3 mesi. Questo vuol dire che se tutto va bene nel 2023 inizieranno le demolizioni del vecchio stadio. Il nostro cronoprogramma è di inaugurare lo stadio nella stagione 2025-2026. L’investimento tra Cagliari Calcio e Costim sarà ripartito nel 60% e 40%”.

Per il sindaco Truzzu, lo stadio come nuova fabbrica di Sant’Anna? “Se fosse stato tutto facile con uno schiocco di dita lo stadio sarebbe già stato fatto. Invece è un’opera che chiede il lavoro da parte di tutti. Con un lavoro certosino siamo arrivati a un passo in più, il prossimo passo sarà la presentazione del progetto definitivo e poi da lì continua quello che è un percorso complesso. Non stiamo ristrutturando l’aula di una scuola o facendo un chiosco”.

Perché Costim ha scelto proprio Cagliari per l’investimento? Rispondi Percassi “Ci ha convinto il progetto. E poi l’affidabilità del presidente Giulini e del suo gruppo. Senza questo pilastro un progetto così non sarebbe mai stata realizzabile. In terzo luogo la forte commistione tra pubblico e privato ci ha convinto, sentire un sindaco che parla in modo così convinto del progetto ci fa capire quanto ci creda anche il pubblico in questa struttura e in questo piano. Inoltre si tratterà del primo stadio negli ultimi anni interamente nuovo, e questo ci permette di sperimentare e mettere in pratica tutte le nostre capacità”.

Momento sulla squadra per il presidente Giulini: quanto cambia per la prospettiva di crescita per la squadra? “Non voglio fare voli pindarici, quando sono arrivato dissi che mi sarebbe piaciuto competere per l’Europa e per tanti anni mi hanno fatto pagare questa dichiarazione. Quindi vorrei evitare questo tipo di malinteso. Ora concentriamoci su questi due mesi per la salvezza. Arriviamo da delle buone gare ma fino ad ora non abbiamo fatto nulla dopo un disastroso girone d’andata. Veniamo comunque da una gara poco più che discreta a Torino e quindi freniamo gli entusiasmi. La squadra è in ripresa ma nulla è scontato quindi continuiamo a lavorare per raggiungere l’obiettivo”.

Come saranno distribuiti i 125-130 milioni dell’investimento. C’è un anno per l’inaugurazione come speranza? Spiega Giulini: “Cento milioni sono dello stadio e il restante dell’hotel, il Comune metterà minimo 40 milioni e coprirà una serie di spese aggiuntive come la direzione dei lavori e altri appalti. Molto probabilmente oltre ai 40 milioni ci sarà un’aggiunta da parte del pubblico. Più di 50 milioni verranno garantiti da Costim e Cagliari Calcio con una linea di debito, noi come mezzi propri insieme a Costim metteremo tra i 25 e i 30 milioni. A parte questo c’è l’iva da aggiungere. Abbiamo firmato un accordo con la Regione per attingere a dei fondi particolari di debito che ci permette di avere fino a 30 milioni”. Parla Truzzu: “Ricordiamoci cosa dice la legge sugli stadi, il pubblico mette il 49% (massimo) e il privato il 51% (minimo). I 40 milioni sono già stati finanzianti (10 milioni dal Comune e 30 garantiti dalla Regione), tutto quello che sarà da aggiungere siamo disponibili a reperirlo per aiutare nel progetto. Sui tempi: se riusciamo a chiudere l’operazione entro il 2023, nel 2024 si inizierà con la costruzione”.

Quanti posti a sedere? Parla Giulini: “L’Italia vuole aggiudicarsi l’Europeo del 2028 o del 2032 e la Figc mi ha fatto sapere che Cagliari è presa in considerazione per l’evento. Questo vuol dire che stiamo progettando uno stadio da 25mila posti ma ampliabile a 30mila posti. Stiamo aspettando sul progetto definitivo e stiamo analizzando tutto al meglio perché vogliamo andare a colpo sicuro in un momento così complesso sul mercato. Non vogliamo sbagliare, guardate cosa è successo a Bologna con 30 milioni di differenza tra quelli messi dal club e dal Comune per restaurare lo stadio e poi con l’aumento dei costi la cifra non è bastata per i lavori. Noi non vogliamo che questo accada”.

Che stadio aspettarsi? Parla Giulini: “Qualcosa rispetto alle prime prestazioni è cambiato, ma i dettagli li lascio a Francesco Percassi”. Parla Percassi: “Per noi è fondamentale coinvolgere aziende locali, qualora ci fossero aziende in grado di contribuire all’opera. Questo è il nostro modo di lavorare da sempre. Per quanto riguarda i dettagli del progetto parliamo di un’opera che è simile alla rivalorizzazione di un quartiere che stiamo facendo a Bergamo. La scelta di non fare il centro commerciale non è un taglio di costi ma una valutazione attenta del mercato. L’obiettivo è di creare un polo innovativo da vivere a 360 gradi sia per lo sport che per eventi e vita quotidiana. Vogliamo che l’opera sia vivibile da tutti e tutta la settimana. Ci saranno quindi hotel, negozi e locali. C’è la necessità di creare flussi continui sul progetto ed è impegnativo come obiettivo. Con Sportium stiamo lavorando al progetto definitivo che sia pronto nel giro di qualche settimana (maggio aveva detto in precedenza Giulini ndr). Il rispetto dei tempi e dei costi sarà un obiettivo fondamentale, anche per l’elemento qualitativo”.

Chi demolirà il vecchio stadio e quando partiranno i lavori per buttarlo giù? Spiega Truzzu: “I lavori per la demolizione dipendono dall’inizio dei lavori del nuovo stadio. La parte pubblica che abbiamo già dato come disponibilità, di 10 milioni, serve proprio per l’abbattimento del vecchio Sant’Elia. Sui tempi dipende dalle carte, quindi il progetto definitivo poi il bando di gara e l’assegnazione del bando di gara”. Aggiunge Giulini: “Se ne occuperà Costim, la demolizione fa parte del contratto di appalto”.

Cosa si farà al posto degli spazi commerciali? Parla Truzzu: “Il fatto che non ci sia il centro commerciale lo vedo come un’opportunità per la città, noi abbiamo un’area che può diventare un grande villaggio sportivo. Questa è la nostra volontà: offrire ai cittadini la possibilità di fare sport all’aria aperta ma anche un luogo da destinare alla vita notturna e al turismo. C’è anche lo spazio per pensare a un nuovo museo dello spazio e della scienza e a dei laboratori di formazione per i più giovani. Confermo che la Regione ha la volontà di partecipare nel progetto e lo ha sempre garantito. Noi come amministrazione non ci tireremo indietro”.

Cifre e tempi di questo progetto? Parla Giulini: “Speravo di poter presentare entro fine febbraio il progetto definitivo e il piano economico finanziario, purtroppo il repentino aumento dei costi delle materie prime di costruzione ci hanno portato a dover rivedere completamente le stime e quindi ci vorranno ancora un paio di mesi. In questi due mesi gli obiettivi sono salvarsi e poi presentare a maggio il progetto. Dalle attuali stime il costo complessivo di costruzione, che include anche le demolizioni, si aggira intorno ai 125 milioni. Il dialogo con la Regione? C’è un dialogo stretto e c’è bisogno dell’impegno di tutti, ma all’interno della cifra detta in precedente si parla solo di costi per la costruzione senza considerare i contributi. Noi facciamo questo progetto con il Comune di Cagliari, non ci interessa se i finanziamenti arrivino dalla Regione, dal Governo o dall’Europa. Ma non credo che la Regione si tirerà indietro, tutti daranno la loro mano. Per Cagliari e per la città questo è un obiettivo importante”.

Sindaco Truzzu: “Io da sindaco e da tifoso sono particolarmente felice per questa tappa. Con l’accordo di questo tassello si potrà finalmente arrivare alla costruzione del nuovo stadio. Io sono qui perché c’è un forte interesse pubblico per realizzare il nuovo stadio, noi come amministrazione vogliamo realizzare quella che è un’opera strategica non solo per il club ma anche per la città e la Regione. Inoltre è l’occasione di riscatto per un quartiere come quello di Sant’Elia. Senza il nuovo stadio il quartiere rimarrebbe così per i prossimi 20-30 anni. Si tratta di una costruzione con una grandissima ricaduta pubblica. Sicuramente è un’operazione complessa da realizzare. Tutti mi chiedono: quando facciamo il nuovo stadio? Va capito che l’iter è lungo vogliono tempi e analisi per capire come realizzare in maniera trasparente lo stadio. Non voglio sentire parlare di venditori di fumo che dicono che lo stadio era già tutto pronto da anni. Chi non guarda le carte o mente sapendo di mentire oppure non ha studiato. Dopo oggi io spero di arrivare a breve al progetto definitivo, con il presidente Giulini c’è sempre stato grande dialogo. Noi faremo di tutto per garantire le risorse dell’investimento pubblico. Sant’Elia sarà la nuova zona di intrattenimento della città, vogliamo anche creare una nuova zona turistica. Lo stadio fa parte dell’idea di una città nuova, moderna e sostenibile. Questo è lo stadio del Cagliari ma soprattutto è lo stadio della città. L’intervento pubblico è per fare un’opera pubblica”.

Parla Percassi di Costim: “Un onore per noi lavorare con una società così prestigiosa e in una Regione così bella. Per noi questo non è solo un appalto, ma abbiamo deciso di fare un investimento perché crediamo tanto nel progetto. Per noi partire da Cagliari e usare Cagliari come esempio del trend di vivibilità e costruzione dei nuovi stadi è una missione. Abbiamo grande orgoglio nell’essere accostati a questa squadra e vogliamo realizzare un progetto ambizioso, con condizioni di sostenibilità ambientale ed economico. A 50 anni quest’opera dovrà ancora essere utilizzata”.

Introduce il presidente Giulini:Abbiamo firmato ieri un accordo di investimento con Costim, per un veicolo che chiameremo Nuovo stadio per semplicità e sarà il veicolo che riceverà sia il debito bancario che il contributo pubblico per la costruzione dell’opera. Ci sarà una concessione di 50 anni e poi l’opera tornerà al Comune e in 50 anni dovrà rientrare dell’investimento. Ci sarà un canone di 2 milioni di euro per poter giocare nello stadio, ci sarà la sponsorizzazione della Unipol che sicuramente avrà una sua parte nel nome. Ci sarà un rientro da parte del gestore dell’hotel dello stadio, sul quale ancora non possiamo svelare il gruppo internazionale che gestirà la struttura. Insomma, queste sono le voci per recuperare dall’investimento sul bene prima della restituzione al Comune“.

Inizia la conferenza stampa

10.22 – Presenti alla conferenza della Unipol Domus come detto il patron del club rossoblù Tommaso Giulini, il sindaco Paolo Truzzu ma anche il presidente di Costim Francesco Percassi. Qui la news completa sul general contractor che supporterà la società isolana nel progetto: link.

10.17 – Tra i focus principali della conferenza odierna ci saranno anche e soprattutto gli investimenti pubblici sul progetto, con la Regione che dovrebbe finanziare l’opera con circa 30 milioni mentre il Comune dovrebbe portare a 18 milioni di euro la propria parte sul progetto.

10.11 – Ripercorriamo alcune delle ultime tappe del lungo iter per la nuova casa rossoblù: Le dichiarazioni in attesa del sindaco Truzzu (Link), L’approvazione della variante (Link), Le parole della Regione (Link).

9:55 – Buongiorno amici di Centotrentuno, siamo in diretta dalla Unipol Domus per raccontarvi la conferenza stampa congiunta indetta dal Cagliari Calcio e dal Comune di Cagliari sulla questione nuovo stadio.

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