L’assessore regionale al Turismo ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della tappa isolana di Extreme E, rispondendo anche a domande sulle polemiche relative alla costruzione della nuova arena rossoblù.
Così Gianni Chessa, assessore al Turismo della giunta Solinas ai nostri microfoni: “Penso che oggi la Sardegna sia la prima in Italia e in Europa ad aver catturato 30 eventi sportivi internazionali, di varie fasce. L’Isola è ancora piena di turisti, anche se siamo in autunno, come dichiarato da tutti i settori produttivi e dalla stampa. Mi fa piacere che grazie al filone del turismo sportivo abbiamo ottenuto un’entrata economica che non ci sarebbe stata, ma soprattutto abbiamo destagionalizzato i flussi e allungato la stagione. Mare, sport ma non solo: abbiamo tanti settori come il turismo archeologico, l’enogastronomico, il congressuale, il cicloturismo. Dobbiamo solo cercare di fornire servizi, avendo un’idea di Sardegna e io ce l’ho”.
La polemica politica
Poi sul nuovo stadio di Cagliari e sulle polemiche politiche sorte nelle ultime ore: “È una materia che non rientra nelle mie competenze, ma da amministratore posso dire che la città di Cagliari e la Sardegna tutta hanno bisogno di uno stadio nuovo, moderno. Io sono stato uno dei pochi, quando ero consigliere comunale a Cagliari, a sostenere la necessità di demolire il Sant’Elia, perché non più utilizzabile. A noi non servono polemiche: ai sardi serve uno stadio degno, che sia tra i migliori in tutta Europa al momento e questo possiamo farlo. Bisogna fare degli investimenti, sostenere il Comune, sostenere il Cagliari Calcio. La Regione deve dare il proprio sostegno, perché altrimenti non si potrebbe fare: la squadra di Cagliari non è un patrimonio solo privato, ma è un patrimonio pubblico”.
La Redazione
