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Nuovo Stadio | Cagliari, Melis: “Siamo in prima fila, ma serve supporto da Roma”

Il direttore generale del Cagliari Stefano Melis | Foto Centotrentuno
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È iniziato puntuale alle 15.30 l’incontro a Palazzo Regio (sede della Città Metropolitana di Cagliari) tra le delegazioni di UEFA, FIGC, Comune di Cagliari e Cagliari Calcio sul nuovo stadio del capoluogo isolano. Per la Uefa presente Michele Uva, direttore Esecutivo per la Sostenibilità sociale e ambientale, delegato ufficiale presso il Comitato Organizzatore italiano per gli Europei del 2032, mentre per la Figc i delegati Antonio Talarico e Giovanni Spitaleri. Per il Comune di Cagliari hanno presenziato alla seduta il Sindaco Massimo Zedda, l’assessore allo Sport Giuseppe Macciotta e il responsabile unico del progetto Daniele Olla. Infine, per il Cagliari Calcio presenti Tommaso Giulini, il direttore generale Stefano Melis e l’ingegner Alessandro Gosti, consulente del club rossoblù. L’incontro è durato poco più di un’ora e al termine del meeting non sono intervenuti rappresentanti delle delegazioni di Uefa e Figc. A rilasciare dichiarazioni per il Cagliari è stato il direttore generale rossoblù Stefano Melis.

Incontro

“L’incontro è stato assolutamente in linea con l’auspicio, quindi lo definirei positivo. Era calendarizzato da tempo e sapevamo qual era l’obiettivo di questo meeting, in programma anche con altre città oltre Cagliari. Ovvero discutere quello che è lo stato dell’arte del progetto del nuovo stadio, sul quale è obiettivo comune realizzare il prima possibile una struttura all’altezza dei tempi in cui viviamo. Nell’ultimo periodo il proponente ha deciso di accettare la proposta di un’estensione della capienza dell’impianto passando dai 25 mila ai 30 mila richiesti per ospitare grandi manifestazioni sportive. Anche andando oltre a quelle che sono le reali necessità del club. Questo perché il Cagliari sente forte il proprio ruolo sul territorio, che va oltre quando accade nel rettangolo di gioco. Questo perché si vuole fare tutto ciò che è possibile per ospitare grandi manifestazioni: come le grandi gare europee o la Nazionale di calcio dopo decadi”.

Sull’aumento di 40 milioni rispetto al costo originario

“Questo è un tema non banale, riteniamo che ognuno debba fare la propria parte. Questo è un progetto pubblico, in cui c’è sì un proponente ma anche una componente pubblica importante. C’è la disponibilità da parte del club di fare uno sforzo ulteriore, ma ognuno deve fare la propria parte. Riteniamo che in un contesto nazionale come questo ci debba essere un supporto anche da parte di Roma”.

Tempistiche

“Gli europei saranno nel 2032, sembra una data lontana, ma non lo è. Tra un anno andranno dichiarate ufficialmente le 5 città che l’Italia potrà proporre al Uefa e che insieme alla Turchia ospiteranno questo grande evento. A oggi l’Italia è indietro e lo sforzo che tutto il Paese deve compiere è quello di dare candidature serie e credibili. A noi piace pensare di essere partiti con il piede giusto, almeno nei tempi. Ci consideriamo in prima fila e l’obiettivo è quello di essere a ottobre 2026 tra le città dichiarate dalla Figc come ospitanti degli europei. Ma a prescindere da questo l’obiettivo principale è quello di dare un impianto serio, moderno e funzionale alla città di Cagliari, alla Sardegna e ai tifosi rossoblù”. 

Concorrenza

“Ci è stato confermato che il nostro è un progetto serio e credibile e che a oggi è in prima fila tra quelli presentati. Ci sarà tanto da lavorare, nei giorni scorsi è stato presentato un progetto a quattro mani insieme alla città di Cagliari. Abbiamo tutti i requisiti per ospitare questo evento e ci saranno ovviamente altri aggiornamenti da fare: da qui a ottobre sappiamo cosa dobbiamo fare. Come proponente, quindi come club, la nostra vera attività si concentrerà sull’ultimo passaggio: ovvero sull’aggiornamento del piano economico-finanziario. In riferimento a questo passaggio conclusivo abbiamo la necessità di avere quelle indicazioni finali e necessarie da parte del Governo e di tutte le istituzioni competenti al fine di essere precisi, puntuali e nei tempi per consegnare il pacchetto finale al consiglio comunale di Cagliari per andare in gara”. 

Francesco Aresu

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