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Lapadula esulta dopo la rete messa a segno conto il Perugia | Foto di Valerio Spanu/Cagliari Calcio

Non solo Lapadula-Cheddira: Cagliari-Bari è una finale ricca di duelli

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Due partite, quattro tempi, centottanta minuti. Per il Cagliari di Claudio Ranieri i due match che andranno di scena contro il Bari, a partire da giovedì 8 giugno alle ore 20.30 alla Unipol Domus, saranno le due gare più importanti della stagione, con i rossoblù impegnati nel giocarsi l’accesso in Serie A nella doppia sfida contro i galletti. Tanti piccoli duelli da combattere su vari fronti, a partire dalla sfida tra i bomber Lapadula e Cheddira, passando per i duelli che si giocheranno sul campo come quello tra Makoumbou e Folorunsho o tra chi avrà il compito di sostituire lo squalificato Dossena e marcare la punta marocchina e il giovane Esposito. Una guerra sportiva fatta di tante battaglie in cui, chi riuscirà a primeggiare sul campo, otterrà l’ambito premio di approdare nei palcoscenici più importanti d’Italia.

Lapadula contro Cheddira

Tra i vari pretendenti allo scettro di capocannoniere della Serie B che hanno sfidato il numero 9 del Cagliari, nella prima parte di stagione l’avversario più ostico è stato l’attaccante del Bari Walid Cheddira. Una stagione importante per il numero 11 dei pugliesi che, tra campionato e playoff, in 33 presenze ha messo a segno 17 reti, una ogni 158 minuti. La sua fisicità permette al Bari di poter avere in avanti un punto di riferimento capace di poter segnare in diversi modi: con il destro (11 gol), di testa (4 reti) e di sinistro (2), numeri che lo rendono il giocatore più pericoloso per la difesa del Cagliari. Ma se il compito dei ragazzi di Ranieri sarà arduo, non lo è da meno quello degli uomini di Mignani. L’accoppiata Di Cesare-Vicari dovrà tenere a bada il re dei gol della cadetteria, il Pablito Lapadula, che ha messo a segno 24 reti in 39 presenze (un gol segnato ogni 127 minuti). L’imprevedibilità dei movimenti, unita alla furbizia nel saper leggere il gioco, rendono l’italoperuviano una vera e propria spina nel fianco per ogni difesa. Potenza e fiuto del gol sono invece le caratteristiche principali di Cheddira, abile nel ritagliarsi lo spazio giusto tra le maglie delle difese avversarie e all’occorrenza capace di sfondare il muro difensivo servendosi del suo fisico. Come avvenuto nella sfida d’andata contro il Cagliari, giocata il 17 settembre scorso all’Unipol Domus, quando il giocatore marocchino è andato a segno smarcandosi tra Zappa e Goldaniga mettendo in atto una delle sue armi migliori, ovvero il cinismo, battendo Radunovic con una zampata da posizione ravvicinata. Nella sfida di ritorno giocata al San Nicola, con Ranieri sulla panchina rossoblù, la retroguardia isolana è riuscita a gestire con profitto il numero 11 barese grazie a una prestazione da incorniciare di Dossena, grande assente della gara (squalificato) di giovedì 8 giugno alla Unipol Domus. Spetterà dunque a uno tra Obert, Altare e Goldaniga la responsabilità di tenere a bada uno degli attaccanti più pericolosi e prolifici della Serie B.

Braccio destro

Tra gli altri protagonisti della stagione del Bari ci sono anche Sebastiano Esposito e Michael Folorunsho. Esposito, arrivato a Bari in prestito dall’Inter durante il mercato invernale, è un attaccante veloce, abile negli spazi aperti e dotato di un buon tiro che gli permette di essere pericoloso in svariate situazioni. Dal suo arrivo in Puglia il numero 9 biancorosso si è subito messo in bella mostra realizzando, nelle 13 presenze totalizzate finora, 4 reti e 2 assist. Una delle prime presenze con la maglia del Bari dell’attaccante biancorosso è stata proprio contro il Cagliari lo scorso 18 febbraio (1-1). In quella partita il compito di marcare l’ex Basilea è stato affidato a Goldaniga che con il giusto mix di esperienza e cattive maniere, è stato capace di gestirlo in maniera efficace.  Altra pedina importante dello scacchiere a disposizione di Mignani è Folorunsho, giocatore classe 1998, che può agire sia da mezzala che da trequartista. Il numero 90 del Bari, autore in stagione di 8 reti in 28 partite, è molto pericoloso negli inserimenti, sia per la sua abilità nella lettura del gioco e sia per la sua velocità. Il centrocampista ex Reggina è stato uno degli uomini chiave di Mignani ma, in seguito ad alcuni problemi fisici che lo hanno tenuto fuori per buona parte del girone di ritorno, è rimasto in panchina per tutti i 90′ della sfida di andata contro il Sudtirol (persa dal Bari per 1-0). Nel match di ritorno contro i tirolesi, vinto dai pugliesi per 1-0, Folorunsho si è reso protagonista proprio grazie alle sue doti fisiche e di incursore. Subentrato a Esposito al 68′, con il Bari in inferiorità numerica in seguito all’espulsione di Ricci in chiusura del primo tempo, è riuscito a spaccare la partita servendo – dopo appena 2′ dal suo ingresso in campo – l’assist vincente per il gol di Benedetti. Così come accaduto nella sfida contro il Parma per gestire la mobilità e l’imprevedibilità della trequarti di Mignani, servirà oltre che una prestazione difensiva attenta, anche il supporto di un Makoumbou in versione “professionista della raccolta differenziata”.

Andrea Olmeo

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