È il parere di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, pronunciato in Commissione Cultura della Camera sul cosiddetto “decreto Dignità”.
“Se continuerete con il decreto Dignità – ha spiegato De Siervo – danneggerete le nostre squadre a livello internazionale. Abbiamo un limite legato al tema del betting, che ci penalizza per un centinaio di milioni in un contesto internazionale. Le nostre squadre non potranno competere con gli avversari per acquistare un giocatore, perché non potranno usare fondi a cui hanno accesso altre squadre internazionali. E questo è un danno evidente. Noi vorremmo che le squadre di calcio possano avere almeno sulla maglia e a bordo campo possano continuare ad effettuare le pubblicità di scommesse”.
“Tutti conosciamo le problematiche relative al gioco compulsivo, ma vietare la pubblicità delle scommesse non risolve il problema: lo sposta soltanto. Posso capire il divieto di pubblicizzare le scommesse in televisione, usando testimonial che abbassano le difese. Ma non dobbiamo essere ipocriti: questo è un sistema che dà allo Stato ricavi significativi. Fra l’altro, è il governo a vendere le licenze per le scommesse, non lo sport. Questi soldi non saranno risparmiati, ma intercettati da operatori internazionali”, ha concluso l’ad della Lega di Serie A.