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Vittorio Pusceddu, allenatore della Natzionale sarda

Natzionale Sarda, Pusceddu: “Essere un esempio ci inorgoglisce”

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Si avvicina l’esordio fuori dai confini della Sardegna per la Natzionale Sarda di Vittorio Pusceddu. Oggi, venerdì 10 giugno, alle 18:45, la selezione isolana scenderà in campo contro la Sicilia per l’AnTuDo Cup, torneo organizzato proprio dalla Sicilia Football Association. Il tecnico sardo ha presentato la gara in conferenza stampa, queste le sue parole.

Sull’evento

Prima di tutto voglio ringraziare l’organizzazione della Nazionale Siciliana, ottima e velocissima nel preparare questa partita. Purtroppo, per le problematiche di Nizza non abbiamo potuto partecipare entrambi agli Europei. Loro si sono mossi velocemente per organizzare il tutto, l’accoglienza è stata eccezionale. Mi auguro che sia innanzitutto una bella partita, che si giochi a viso aperto. Abbiamo dei giocatori importanti noi, ma anche loro. Spero ci sarà una buona cornice di pubblico, essendo anche la prima uscita ufficiale della Sicilia. Da parte nostra, anche noi non abbiamo un curriculum lungo. Non conosciamo gli avversari ma sono certo di una cosa: nessuna delle due squadre vorrà perdere, quindi ci sarà il massimo impegno per far sì che ci sia uno spettacolo importante“.

La Natzionale come esempio e gli obiettivi del futuro

La Natzionale Sarda come modello per altri progetti? Ci fa piacere sia così e dobbiamo ringraziare lo staff, gli atleti, la nostra presidente Stefania Campus, tutti quelli che hanno seguito e curato questa Natzionale che hanno fatto reso possibile la nascita dei primi frutti e dei riconoscimenti. Sono molto emozionato, più adesso di quando ho esordito da calciatore. Perché non sto giocando per me stesso o per una squadra, ma per un popolo. Rappresentiamo, come la Sicilia, un popolo intero. Questo ci inorgoglisce e ci fa ben sperare per il futuro. Il nostro desiderio è che il progetto continui, con tante altre partite, con tante altre nazionali importanti e che possa migliorare con il tempo. E magari entrare in un circuito che ci permetta di avere delle visibilità a livello europeo e perché no, mondiale. Noi, a oggi, facciamo parte di una piccola società, la Conifa, ma ci chiediamo: perché la nazionale sarda o quella siciliana, come le nazionali di San Marino o delle Isole Faroe, non può giocare altre competizioni? Noi stiamo cercando di arrivare a quel livello. Il nostro staff, e credo anche quello della nazionale siciliana, continuerà a sollecitare l’ambiente per avere ancora più visibilità“.

Sull’assetto tattico

Con gli uomini che avevo a disposizione a Torpé abbiamo utilizzato un 3-5-2 traendone anche buoni risultati. Oggi andremo ad affrontare una squadra più competitiva e quindi cercheremo di allestire la formazione in un altro modo. Penso partiremo con un 4-4-2, poi magari a seconda della gara si potrà cambiare l’assetto tattico. Per le qualità che ha la nazionale siciliana potrebbe essere una scelta migliore quella di coprirsi maggiormente ed essere meno sbilanciati in avanti. Ho visto la Sicilia in allenamento e qualitativamente sono molto forti. Fanno viaggiare bene la palla e di questo devo dare merito al mister e ai giocatori“.

Dall’inviato Roberto Pinna

 

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