Si chiuderà domani con la sfida alla Sicilia nella finale terzo e quarto posto l’avventura alla Corsica Cup della Natzionale Sarda. Il ct della selezione isolana Vittorio Pusceddu ha presentato in sala stampa la gara, in programma domani, sabato 25 maggio alle 14.30 ad Ajaccio.
Le parole
“Ci avviciniamo a questa partita con la speranza di ospitare i nostri amici della Sicilia il prossimo anno e di contraccambiare l’ospitalità di due anni fa. E di fare un bel torneo il prossimo anno in Sardegna – apre il ct -. Restando a questa edizione, è vero che abbiamo perso 3-0 contro la Corsica, ma ho visto delle cose positive. Siamo una squadra molto giovane, abbiamo diversi 2004 e 2005, solo uno dei ragazzi supera i trent’anni. Devo dire che contro la corazzata contro la Corsica, che ha il 70% di giocatori professionisti, era dura e lo sapevamo. Noi però abbiamo messo il massimo del nostro impegno e qualcosa di positivo l’hanno fatta anche i miei giocatori. Ora ci aspetta questa partita con la Sicilia, sapendo che anche loro sono una formazione forte e allenata bene da mister Marchese. Sarà una bella partita, in cui tutt’e due le squadre giocheranno a viso aperto, saranno fondamentali secondo me alcune situazioni che si verranno a creare in campo, soprattutto su palla inattiva, senza escludere però le giocate degli elementi più tecnici che sia noi che loro abbiamo in squadra. Dovremo però combattere anche sulle palle contese in mezzo al campo. Credo che cambieremo qualcosa, anche modulo di gioco. Purtroppo quello che è successo prima della partenza ci ha costretto a partire con pochi giocatori, siamo riusciti in pochi giorni a trovare alcuni nuovi ragazzi. Ci abbiamo messo il massimo impegno per arrivare a quota 18 giocatori, con la Corsica tranne il portiere sono entrati tutti quelli che erano a disposizione. Domani giocherà Manis al posto di Mereu tra i pali. Sono comunque molto contento – conclude Pusceddu – soprattutto per i ragazzi più giovani: queste sono partite che insegnano tanto“.
In sala stampa anche il capitano della Natzionale Andrea Congiu, che ha parlato della forza del gruppo e dell’onore di indossare la fascia da capitano
“Inizialmente l’entusiasmo era tanto perché questa è una bella vetrina, per grandi e giovani. C’era voglia di mettersi in mostra perché di fronte abbiamo squadre importanti, con giocatori di categoria inferiore. Sicuramente non ci aspettavamo una notizia come quella dell’incidente che ci ha toccato da subito. In effetti però ci è servito per cementare ulteriormente il gruppo. Con tanti non siamo compagni di squadra, ma in questi giorni è stato come se ci conoscessimo da anni. Si è venuto a creare un bellissimo gruppo e questo mi fa molto piacere. Spero che questa unità fuori dal campo possa vedersi anche domani nella finale di domani. La fascia da capitano? Per me è una emozione ulteriore, perché sto rappresentando la Sardegna al di là dei confini dell’Isola: è un’emozione, un onore e una grande responsabilità che colgo con grande piacere“.
Matteo Cardia