Le parole di Gianfranco Matteoli, ex centrocampista di Cagliari e Inter e guru assoluto del calcio giovanile in Sardegna, nuovo coordinatore tecnico della Natzionale Sarda Under 16, presentato in conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Serramanna.
Così Matteoli ai nostri microfoni: “Proviamo a fare un’esperienza nuova: mi hanno parlato di questa nazionale sarda e mi è piaciuta l’idea di lavorare con i giovani, come ho sempre fatto. Con i giovani sì, ma con gli adulti no, grazie (risata, ndr). In base alla mia esperienza anche nel calcio professionistico so bene che è naturale, purtroppo, che qualche ragazzo con delle buone qualità possa restare indietro nel progetto di sviluppo di un settore giovanile e magari si perda. Speriamo quindi di recuperare qualche talento e portarlo avanti. Si sentono tante cose non belle sul mondo dei giovani calciatori, anche di recente. Ecco perché secondo me bisogna fare le cose con purezza, riuscendo magari a dare la possibilità a questi ragazzi di provare in una squadra professionista. Le analisi si faranno col passare del tempo”.
Sulla trasferta in Corsica
Sull’importanza di fare rete con altre realtà simili alla Sardegna, a cominciare dalla Corsica: “Il 7 giugno si va a giocare a Bonifacio, ma tutto parte qui da Serramanna con il raduno con oltre 40 ragazzi per capire chi farà parte della rosa per il trofeo Simeoni-Simon Mossa. Sarà sicuramente una bella esperienza per tutti i ragazzi, intanto iniziamo e poi vedremo dove arriveremo. Io spero che con la Natzionale si riesca a entrare in qualche circuito che ci permetta di portare i nostri ragazzi in giro per l’Europa a giocare, perché sarebbe importante vedere un calcio diverso rispetto al nostro. Noi in Sardegna siamo in un’Isola: il calcio è questo e giochi sempre con le stesse squadre. Mentre un’esperienza come la Natzionale Sarda potrebbe essere un viatico importante per questi ragazzi, cercando di dare la possibilità di vivere l’incontro con culture diverse e, parallelamente, giocare partite di un certo livello”.
Francesco Aresu
