Non svolta la stagione della Dinamo Sassari. I biancoblù cadono ancora lontano dal Pala Serradimigni 86-75 perdendo una grande occasione per l’aggancio in classifica alla Guerri Napoli. I partenopei conducono quasi per tutta la gara, con il Banco di Sardegna che si è più volte riavvicinato agli avversari, bravi a rispondere con dei parziali che hanno via via spento le speranze della squadra di coach Veljko Mrsic che va alla sosta con appena due vittorie in campionato: gara anche sfortunata per la Dinamo con Marshall e Thomas condizionati da un problema alla caviglia, con il numero 2 che ha disputato solo scampoli di gara e il capitano quasi completamente out negli ultimi due quarti.
La cronaca
Con Marshall non al meglio, Ceron si guadagna lo starting five con i confermati Vincini, Thomas, Beliauskas e Johnson, mentre Magro deve rinunciare all’infortunato Mitrou-Long e sceglie Bolton, Simms, Caruso, Flagg e l’ex Gentile. Avvio di gara equilibrato e spezzettato con tanti viaggi in lunetta soprattutto per Sassari con Napoli che esaurisce dopo appena 3′ il bonus. Ceron piedi per terra segna l’8-12 da oltre l’arco, poi è Thomas ancora a fare la voce grossa nel pitturato con il jumper: Flagg continua a essere un fattore per i padroni di casa, tripla del -1 (15-16) e rimonta completata ancora sui liberi del numero 1 partenopeo (18-18). McGlynn e Marshall sono costretti a un giro ulteriore in panchina per il loro secondo fallo, Napoli riesce quindi a prendere qualche punto di vantaggio dalla lunetta e con l’alley oop di Gentile per Croswell: ultimo possesso Dinamo per Mezzanotte che realizza un gioco da tre punti che chiude i conti del primo parziale (24-21). Equilibrio anche all’inizio del secondo quarto, con minuti anche per Seck visto il secondo fallo di Vincini; El-Amin si accende, tripla del +8, poi palla persa e Flagg vola in contropiede per il 36-26 che costringe al timeout Mrsic. La zona dà qualche frutto alla Dinamo, i liberi dei lunghi Seck e Thomas, e la tripla di Buie valgono il -4, ma la coppia El-Amin Flagg è implacabile e ristabilisce subito le dieci lunghezze di divario. Il Banco si aggrappa a Thomas e Buie, ma anche a Seck che sfrutta l’assist del playmaker per inchiodare il -9 che manda le squadre negli spogliatoi (48-39).
Dopo l’intervallo problema alla caviglia per Thomas costretto a lasciare il campo dopo un 2/2 ai liberi. Beliauskas colpisce dall’arco per il -7, ma dall’altra parte terzo fallo di McGlynn per il gioco da tre punti di Bolton del nuovo +10. I biancoblù non mollano il colpo, quarta infrazione di McGlynn sostituito da un claudicante Thomas, con Buie a segnare dal mid-range il nuovo -4. Vincini e Thomas mettono energia sotto le plance, poi il primo (e unico) vero guizzo di Johnson che costringe al quarto fallo El-Amin e dalla lunetta porta a un solo punto i suoi (58-57). Flagg sale nuovamente in cattedra, due liberi a bersaglio, poi magia sul gioco da tre punti concesso da Seck per il 63-57 che di fatto chiude il terzo quarto. Dopo l’ultimo mini-intervallo Johnson e Beliauskas segnano dai 6,75, ma Napoli mantiene la testa grazie soprattutto a Bolton e Flagg, con l’ex Gentile a trovare il nuovo +9 che costringe al timeout Mrsic. Buie va per la tripla del 76-70, McGlynn sbaglia tre volte sotto canestro il possibile -4 e Napoli punisce subito gli avversari con un altro parzialino di 5-0 firmato Croswell. La Dinamo ci prova fino alla fine, bomba di Beliauskas e canestro di McGlynn, il lituano ci riprova da tre per quello che sarebbe stato il -3, ma su di lui piomba Simms che lo stoppa e segna poi dall’altra parte il suo unico canestro dal campo dalla distanza facendo calare il sipario. Alla sirena è 86-75 per Napoli.
Guerrini Basket Napoli-Dinamo Banco di Sardegna Sassari 86-75 (24-21, 24-18, 15-18, 23-18)
Napoli: Treier 3, Gentile 4, Bolton 17, Simms 3, Caruso 3, Flagg 24, Mitrou-Long, El Amin 14, Croswell 18, Faggian, Saccoccia, Gloria
Sassari: Vincini 5, Thomas 11, Beliauskas 14, Buie 18, Johnson 7, Marshall, McGlynn 8, Mezzanotte 3, Zanelli 2, Ceron 4, Seck 3, Casu. Coach: Mrsic
Arbitri: Saverio Lanzarini, Gianluca Capotorto, Matteo Lucotti














