Uno a uno i pezzi del puzzle di Mazzarri tornano al loro posto, regalando al tecnico rossoblù nuove soluzioni tra le quali scegliere. Con il rientro di Rog, Walukiewicz, Marin, Pavoletti e Gagliano restano ai box i soli Luca Ceppitelli, Kevin Strootman e Nahitan Nández. Se per il difensore umbro e il centrocampista olandese la stagione – per motivi diversi – appare ormai conclusa o quasi, per il León si aprono spiragli per un rientro prima della fine del campionato.
Tra sogni e realtÃ
L’obiettivo sarebbe quello di riprendere esattamente contro chi si è lasciato. Dal Sassuolo – partita di Coppa Italia e ultima presenza di Nández con la maglia del Cagliari – al Sassuolo. Il giorno cerchiato di rosso sembrerebbe dunque sabato 16 aprile, data della gara di campionato tra rossoblù e neroverdi alla Unipol Domus. Per Mazzarri dentro l’uovo pasquale potrebbe così esserci il rientro del centrocampista uruguaiano, anche se il condizionale è d’obbligo. E i motivi che lo rendono tale sono gli stessi che hanno portato alla lunga assenza, con da ultimo il controllo a Villa Stuart con il dottor Mariani del 16 marzo che ha sancito un infortunio ben più lungo del previsto.
Percorso
Il 16 gennaio il León era tornato in campo nel finale della partita dell’Olimpico contro la Roma. Il pallone servito a Joao Pedro con il brasiliano che colpisce la traversa, un gol sfiorato con uno stop difettoso a togliere la gioia della rete. Un ritorno dopo la botta presa contro l’Udinese prima di Natale, l’assenza nella trasferta contro la Juventus e infine le tormentate vacanze tra problemi legali in Uruguay con la ex compagna e la positività al Covid al ritorno in Sardegna. Il 19 gennaio, però, Nández ritrova il sorriso e i novanta minuti di Sassuolo in Coppa Italia sembrano l’anticamera del rientro a pieno regime in campionato. Un’idea che resterà tale, perché al Mapei Stadium una botta al ginocchio destro lo costringe a tornare ai box. Quando poi il campo sembra nuovamente vicino, il 24 febbraio la prima doccia fredda con la visita dal professor Mariani che certifica la necessità di un nuovo stop di un mese. Sembrava dunque tutto pronto per il rientro contro lo Spezia, in anticipo sulla tabella di marcia, ma dopo aver calciato un pallone in allenamento ecco la nuova ricaduta. Lesione al legamento collaterale del ginocchio destro e nuovo stop che mette a rischio la stagione.
La speranza di rivederlo nelle ultime due gare di campionato – Inter alla Unipol Domus e Venezia al Penzo – si è fatta via via più concreta negli ultimi giorni. Fino a ridurre drasticamente i tempi di recupero e mettendo nel mirino la partita contro il Sassuolo del weekend di Pasqua. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare e stabilire con certezza una data per il rientro del León appare quantomeno rischioso. I precedenti invitano alla prudenza e difficilmente il giocatore correrà rischi eccessivi, nonostante la tanta voglia di rientrare in campo e dare una mano nella corsa salvezza. I quasi due mesi indicati dal professor Mariani nella visita del 16 marzo contrastano con il solo mese che passerebbe in caso di rientro contro il Sassuolo. Anche perché Nández non lavora ancora con il gruppo e avrà giocoforza bisogno di maggior tempo per ritrovare la condizione.
Sullo sfondo l’attesa per una nuova visita di controllo prima del via libera, come da normale percorso in casi come quello del giocatore uruguaiano. La prudenza dovrebbe dunque farla da padrona e in attesa del semaforo verde più che la gara contro il Sassuolo l’obiettivo sembra essere più lontano, nella migliore delle ipotesi lo scontro salvezza contro il Genoa al Ferraris del weekend successivo o la gara del primo maggio (data ancora da confermare) alla Unipol Domus contro il Verona.
Matteo Zizola














