Il mister del Muravera Francesco Loi ha commentato così la sconfitta con il Monterosi, la quarta consecutiva incassata dai sarrabesi.
“Sconfitta sfortunata? Non è sfortuna, ci è mancata la scintilla: è da un po’ che ci dobbiamo adattare a queste condizioni avverse, diciamo così, difficile fare calcio”. Terza volta di fila che il Muravera subisce in casa un’espulsione o rigore contro: “Faremo da statistica o da cavia, sicuramente c’è da studiare tanto: dobbiamo capire quali possono essere gli atteggiamenti da usare. L’episodio del rigore difficile da giudicare, se fischi quello ne fischi 80 a ogni partita: poi l’episodio del 3-1 ancora peggio, guardialinee con la bandierina alzata e ti prendi la responsabilità enorme di andare a dire che non è fuorigioco senza la possibilità di rivedere cosa è successo. Probabilmente c’è un giocatore avversario attivo, dopo che hai lasciato in 10 la squadra per tutto il secondo tempo.. Devo fare i complimenti ai ragazzi e alla panchina per essere rimasti sereni, se succede in un altro campo quello che è successo qua non si finisce così sereni. Noi qua siamo buoni e bravi”.
Sulla partita commenta: “Abbiamo fatto molto bene anche con il Latina, ma anche oggi ed è normale soffrire su qualche episodio contro una grande squadra: ce la siamo giocata a viso aperto e ci siamo adattati agli avversari molto bene. Abbiamo creato palle gol importanti, poi è ovvio che il Monterosi primo in classifica e merita questa posizione, alla prima ripartenza ci ha fatto male. Abbiamo avuto la forza di riprenderla, poi quello che è successo ha indirizzato la gara. A fine primo tempo ho detto che la partita l’aveva fatto finire dopo 45′. Non puoi giocare così, bastava dirlo prima che al 40′ ce ne saremmo andati dal campo e sarebbe finita 3-1. Ci serve ritrovare equità: non vogliamo essere trattati diversamente dagli altri. Quello che sta succedendo è inaccettabile. Parate dei difensori sulla linea di porta non segnalate, rigori non dati e rigori difficili da vedere fischiati contro con molta pignoleria nei cartellini, segnalinee che annullano gol con arbitri che danno gol: difficile stare sereni, posso provare a spiegarlo ai ragazzi e a me stesso, ma così è molto difficile. Qui non si gioca contro rinvii, contro il covid ma contro le casistiche: rimangono queste quattro sconfitte, un mese di lavoro buttato al vento”.