agenzia-garau-centotrentuno
Nereo Bonato Direttore Sportivo del Cagliari | Foto di Centotrentuno

Modena-Cagliari, caso chiuso: tra il ricorso inammissibile e un segnale al sistema

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Una missione impossibile, già dall’inizio. Era notorio, all’interno della dirigenza del Cagliari, che la strada per far rigiocare la partita contro il Modena sarebbe stata proibitiva all’inverosimile. Tuttavia, il reclamo è stato presentato ugualmente, peraltro con modi e tempi sbagliati. Un errore evidente, anche se il risultato finale sarebbe cambiato ben poco.

Le parole di Bonato

La sentenza del giudice sportivo Germana Panzironi ha messo la pietra tombale sulla vicenda Modena-Cagliari: inammissibile il ricorso presentato dal club di Sa Ruina, per meri motivi formali. Si presumeva già da giorni, dalle parti di Asseminello, che l’esito sarebbe stato negativo. Eppure, come dichiarato nella conferenza stampa di mercoledì 8 febbraio dal direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato, il club ha voluto ugualmente dare un segnale. Stufo di alcuni arbitraggi ritenuti “anomali e inaccettabili”, il Cagliari ha provato a forzare la mano anche a livello mediatico: “Già contro la Spal, e in generale nelle gare precedenti, c’erano stati episodi controversi che, nel dubbio, erano stati valutati in modo avverso al Cagliari”, ha detto il dirigente ex Sassuolo e Cremonese. “A Modena le decisioni anomale sono diventate inaccettabili. Credo che questa situazione possa fare scuola anche per una eventuale modifica del protocollo Var, perché noi paghiamo per la gara appena trascorsa e la prossima col Benevento”.

Il “risarcimento” Sozza

Un passaggio, questo, che già “in diretta” aveva fatto capire la linea dura scelta dal club rossoblù. Gli errori clamorosi di Perenzoni, riconosciuti e ammessi dai vari vertici arbitrali (in testa il designatore Rocchi) hanno provocato le comprensibili rimostranze della dirigenza, esplicitate poi dallo stesso Bonato in sala stampa ad Asseminello. In Serie B, nonostante il Var, il livello medio degli arbitri è di basso profilo. Una novità per il Cagliari, che ormai si era abituato – pur con polemiche varie negli ultimi anni – alla Serie A e ad arbitri spesso con esperienza internazionale. Ecco perché il club rossoblù ha voluto calcare la mano, lanciando un segnale al sistema calcio. Risultato? Non certo la ripetizione del match, come detto, ma sicuramente la designazione di Simone Sozza, ovvero il più promettente tra i giovani fischietti italiani, per la sfida con il Benevento non può che dipendere dalle proteste post Modena.

Una sorta di risarcimento per quanto fatto da Perenzoni, evidentemente: l’operato del fischietto di Seregno è stato pressoché perfetto, con soddisfazione di tutte le parti, Cagliari in primis. Oggi, lunedì 13 febbraio, è arrivato il responso del giudice sportivo al reclamo presentato, giudicato inammissibile. Eppure, dalle parti di Sa Ruina, è facile immaginare che nessuno si sia strappato i capelli per l’esito, a maggior ragione dopo i tre punti arrivati contro il Benevento, utili a far dimenticare in fretta la serataccia del Braglia.

Francesco Aresu

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
19 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti