All’indomani della notizia della piรน che probabile esclusione dal campionato del Rimini, il presidente del Pontedera Simone Millozzi ha voluto commentare la notizia con un comunicato stampa diffuso attraverso i canali ufficiali della societร . La squadra romagnola avrebbe dovuto affrontare questa domenica 30 novembre la Torres, ma la partita va verso l’annullamento.
Il comunicato
“La probabile esclusione del Rimini Calcio dal campionato di Serie C rappresenta una ferita profonda per tutto il movimento calcistico italiano, non solo per la societร direttamente coinvolta. ร lโennesimo episodio che mette a nudo fragilitร sistemiche, mancanza di controlli efficaci e una gestione complessiva che continua a penalizzare, paradossalmente, proprio le realtร che rispettano le regole, i bilanci e i valori etici dello sport. ร lโennesima dimostrazione di un sistema che continua a non funzionare. Un sistema che permette a societร prive dei requisiti minimi di sostenibilitร di iniziare una stagione professionistica, salvo poi crollare a campionato in corso, trascinando con sรฉ atleti, tifosi e la credibilitร della competizione.ย Come Presidente dellโUS Cittร di Pontedera non posso tacere la profonda indignazione che questa vicenda genera. Da anni portiamo avanti un modello fatto di responsabilitร , equilibrio economico e attenzione maniacale alla sostenibilitร , nella consapevolezza che il calcio professionistico debba basarsi prima di tutto sulla soliditร e sulla correttezza. Vedere che tutto questo viene messo in ombra da vicende che si ripetono con inquietante regolaritร รจ frustrante, scoraggiante, e profondamente ingiusto nei confronti di chi lavora ogni giorno con trasparenza. Le societร che operano con serietร , rispettando bilanci, obblighi e parametri, si trovano puntualmente penalizzate da controlli che si rivelano tardivi, inefficaci e, troppo spesso, formali. ร inaccettabile. ร una ferita diretta ai club virtuosi e un danno evidente per lโintero movimento. Esprimo solidarietร ai giocatori del Rimini, costretti a mesi di mancati stipendi e a un epilogo umiliante che non avrebbero mai dovuto subire. Ma ciรฒ non puรฒ oscurare la realtร : il campionato risulta compromesso. Quando le verifiche economiche e i controlli sulla soliditร societaria non vengono applicati con rigore allโinizio della stagione, quando i segnali dโallarme vengono ignorati o minimizzati, le conseguenze ricadono su tutti. Sulle classifiche. Sulle programmazioni tecniche. Sullโinvestimento dei club virtuosi. Sulla credibilitร stessa della competizione. Oggi, questa mancanza di vigilanza porterร con tutta probabilitร alla riscrittura della classifica, con conseguenze pesanti e dirette anche sul nostro club. Il lavoro dei nostri tesserati, i risultati conquistati sul campo e le strategie sportive costruite con rigore vengono distorti da eventi che nulla hanno a che fare con il merito sportivo.ย Non si puรฒ chiedere serietร ai club se la stessa serietร non viene garantita dagli organi deputati al controllo. ร giunto il momento di dirlo con chiarezza: servono regole applicate con fermezza, controlli veri e unโassunzione di responsabilitร da parte di chi ha il compito di garantire la regolaritร delle competizioni. Non รจ piรน accettabile che la trasparenza e il rispetto delle norme diventino un fardello per chi li applica, mentre lโimprovvisazione continui a essere tollerata fino a produrre danni irreparabili. LโUS Cittร di Pontedera pretende โ non semplicemente auspica โ che questa vicenda segni una svolta. Non cโรจ piรน spazio per la superficialitร nรฉ per lโindulgenza verso comportamenti che mettono a rischio la credibilitร del sistema. Chiediamo, come societร che opera ogni giorno con rigore e trasparenza, che si apra una riflessione vera, non di facciata. Che si ripristini un principio basilare: un campionato professionistico deve poggiare su basi solide, non su speranze o su equilibri instabili. La dignitร dei calciatori, il lavoro degli staff, gli sforzi economici delle societร e la passione dei tifosi meritano rispetto. E questo rispetto nasce da regole chiare e da controlli applicati con fermezza. Con amarezza, indignazione e ferma determinazione”.














