Tra calcio, cinema e soprattutto il rapporto personale con un mito del calcio del Belpaese come Gigi Riva. In una lunga intervista a La Gazzetta Dello Sport, il regista Riccardo Milani, che ha curato anche il docu-film Nel nostro cielo un Rombo di Tuono, dedicato proprio alla vita dello storico numero 11 del Cagliari, ha parlato a cuore aperto alla Rosea. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Sulla prossima stagione di Serie A
“Lo scudetto (dell’Inter n.d.r.) ĆØ arrivato soprattutto grazie alla compattezza e alla passione del gruppo e questo credo non cambierĆ . L’Europeo purtroppo ci ha insegnato che sono due ingredienti fondamentali… Occhio al Napoli di Conte, non credo sia tornato in Italia per perdere e può concentrarsi solo sul campionato”.
Sul trio Calhanoglu-Barella-Lautaro
“Calha ĆØ uno che spero che non vada via mai. In realtĆ io spero non vada via nessuno, a partire da Barella che per me ĆØ uno dei giocatori più forti al mondo in questo momento. E poi Lautaro, un grandissimo. Siamo una squadra potente, per questo mi auguro non venga tutto deciso dal mercato”.
Sulla mancanza di Gigi Riva
“Tantissimo, ĆØ un dolore atroce che non finisce più. Passare qualche ora insieme ogni tanto era importante per me. Mi ha insegnato tutto. Gli devo tanto, come a un padre. Il suo funerale ĆØ stata una delle cose più belle e strazianti della mia vita. Gigi ĆØ stato un gigante dal punto di vista sportivo e culturale”.
La Redazione














