Un mercato sotto-scacco. Il Cagliari fa il conto con l’impossibilità di muovere le sue pedine fino a quando almeno un paio degli alfieri in rosa non lasceranno il tavolo da gioco. Ed è così che con oltre metà della sessione invernale alle spalle i rossoblù continuano per ora a guardare, attendendo un’uscita per potere poi dare spazio a delle eventuali entrate. Situazione simile a tanti club in Serie A, ma nella lotta salvezza il detto mal comune mezzo gaudio ha meno valore.
Situazione
In entrata il Cagliari negli ultimi giorni, oltre che sulla ricerca di una mezzala dalla Serie B, aveva lavorato sulla pista che porta al duttile Verde dello Spezia, un profilo già esperto della categoria che potesse dare maggiori alternative all’attacco. Il giocatore aveva anche già sposato la causa rossoblù dopo aver deciso di lasciare la cadetteria e lo Spezia. L’affare doveva essere un incastro semplice: Verde in Sardegna e in Liguria una contropartita tecnica dal Cagliari. Ma l’incastro semplice si è rivelato un rompicapo. Proprio perché le possibilità di manovra rossoblù sono limitate senza un’uscita in rosa. I sardi speravano di muovere rapidamente la carta Pereiro, verso la B (con il corteggiamento di Capozucca dalla Ternana) o l’estero, ma il trequartista uruguaiano ha preso tempo e fin qui ha bloccato di fatto ogni piano. In più le contropartite tecniche proposte dal Cagliari allo Spezia, come Capradossi, non hanno per ora incontrato un immediato riscontro da parte del club ligure. Ai bianchi piacciono Obert e Di Pardo, ma l’arrivo dei due difensori è meno semplice per volontà degli stessi o per scelte tattiche del Cagliari.
Ed ecco allora che l’affare Verde nelle ultimissime ore ha subito una brusca frenata. E quella che doveva essere la settimana della chiusura è diventata la settimana delle nuove riflessioni. La pista non è chiusa del tutto, ma per ora resta in stand-by. Con i giorni che passano, e con Ranieri che va alla caccia di nuovi punti salvezza, però il Cagliari ha sempre meno tempo per capire come rinforzare una rosa che al di là delle belle rimonte di cuore ha mostrato più di una lacuna in questi primi 20 turni di campionato.
Roberto Pinna














