Da quando ha firmato la risoluzione consensuale con il Pontedera lo scorso 11 dicembre, Daniele Ragatzu è in attesa della chiamata giusta per far ripartire con il pallone tra i piedi la sua carriera. Diverse squadre lo hanno contattato nelle ultime settimane, visto il suo appetibile status di calciatore svincolato: 33 anni, fisico intatto e tanta voglia di continuare a lasciare il segno nel calcio sardo.
Gennaio caldo
Sì, ma dove? Il talentuoso attaccante di Quartu Sant’Elena è in questi giorni a Olbia, sua seconda casa dopo gli anni passati in maglia bianca. La sua firma con il club gallurese è il sogno proibito della dirigenza svizzera guidata da Benno Räber e Guido Surace, membri di Swiss Pro, ma la complicata – eufemismo – situazione economica della società olbiese (alle prese con un nuovo ritardo nell’erogazione degli stipendi ai calciatori dopo quanto successo nella primavera scorsa) rende sulla carta molto difficile un possibile ritorno del quartese al Nespoli. Fin qui Ragatzu ha rifiutato alcune offerte giunte dalla Serie C (su tutte Sorrento e Messina), per provare a restare nell’Isola. Si sono informate sulla sua situazione anche alcune squadre di Serie D (Ilvamaddalena e Cos), oltre al Budoni che, appena riconquistata la vetta dell’Eccellenza, avrebbe fatto la sua offerta all’ex Pontedera, puntando anche sul fattore territoriale legato alla poca distanza con Olbia. Al momento è difficile sbilanciarsi sulla prossima destinazione di Ragatzu, ma quel che è certo è che i prossimi giorni, se non addirittura le prossime ore, potrebbero rivelarsi decisivi per conoscere il futuro del 33enne cresciuto nel settore giovanile del Cagliari.
Francesco Aresu