A poche ore dal suo arrivo all’aeroporto di Montevideo dove ha rilasciato le prime dichiarazioni alla stampa, Gaston Pereiro è stato presentato alla stampa dal Nacional de Montevideo. El Tonga ha scelto la maglia numero 20, quella del suo mito Alvaro Recoba che ha tatuato in uno degli avambracci.
Il ritorno
Ringrazio il club e tutti per lo sforzo, sono appena tornato dalla sede e ho visto che stanno facendo un grandissimo lavoro. Sono davvero orgoglioso di essere qua. Sono stati giorni di negoziazione difficili, a momenti mi è stato detto che la trattativa era a buon punto e in altri che era sfumata, però ora sono qua. Fortunatamente si è risolto tutto nel migliore dei modi. Ci sono state molte cose che hanno influenzato il mio ritorno. Tra la forte volontà del club di avermi qua e anche la voglia della mia famiglia di tornare a casa. Sono contento di essere qua. Sono dove devo essere.
Sula scelta della maglia numero 20
Questa maglietta per me è un orgoglio indossarla, sono tornato qua per sfruttare questa occasione. Il venti è il numero che usava il mio ídolo Recoba.
Sull’aiuto che può dare alla squadra
Ho sempre visto le partite del Nacional quando ero lontano, io mi metto a disposizione indipendentemente dal ruolo. Sceglierà il mister dove dovrò giocare.
Sulla sua condizione fisica
Mi sono allenato dal 2 gennaio per tutti i giorni. Sto bene fisicamente anche se sono da tanto che non trovo continuità giocando tutti i 90′, però ci vorrà poco tempo per recuperare. Avevo bisogno di giocare e di essere felice in campo
Sul ritorno di Suárez al Nacional
Il ritorno di Luis ha rivoluzionato tutto il Nacional e il mondo intero. Ovviamente la mia situazione non è comparabile alla sua.
Sul livello del campionato uruguaiano
Il livello è migliorato, tutte le partite sono complicate, tutte le squadre sono più o meno sullo stesso livello. Arrivo qua con la voglia di far bene e darò il massimo per questa maglia. Sono felicissimo che il mio ritorno sia diventato realtà.
Il futuro
Non so cosa può succedere, per ora rimarrò qua per sei mesi, fino a giugno. Con il Cagliari ho ancora due anni di contratto, ma nel futuro mai dire mai, lascerò sempre una porta aperta al Nacional.
La Redazione