Versioni contrapposte che rendono le idee di parte fatti e i fatti idee di parte. In un intreccio di rapporti che parte da gennaio e arriva ad agosto, resi logori dal tempo da un lato e rinforzati sempre di più in altri casi. Cagliari, Palermo, Spal, Prati: attori protagonisti di un intrigo che in Sardegna non si vedeva dall’estate del 2019 e il lungo tira e molla con il Boca Juniors per Nahitan Nández.
Tinte rossoblù
“Prati è un giocatore che si è messo in luce con la maglia della Spal. Se lo abbiamo messo nel mirino è perché pensiamo possa darci una mano“. Parole di Claudio Ranieri nella conferenza dell’antiviglia della sfida di Coppa Italia contro il Palermo. I rosanero non solo avversari sul campo, ma anche sul mercato. Perché proprio il classe 2003 dei ferraresi è metaforicamente in mezzo al mare che separa le due isole, un piede in Sardegna e uno in Sicilia. Dalle parti rossoblù resta la fiducia, pur nella consapevolezza che l’attacco del club del City Group è di quelli reali e da non prendere sottogamba. Per questo la società del presidente Tommaso Giulini avrebbe alzato il tiro, portando l’offerta a 5,5 milioni di euro più bonus per l’acquisto a titolo definitivo di Prati. Pensando di poter così chiudere la partita e andare a dama, con un rilancio superiore a quanto messo sul piatto dal Palermo. E, soprattutto, con il beneplacito assoluto del giocatore e del suo entourage che, come ormai noto da tempo, avrebbero messo il Cagliari e Ranieri come uniche opzioni per il proprio futuro.
Qui Ferrara
Tutto pronto, anzi no. Prati e il Cagliari sull’altare, in attesa del sì per convolare a nozze. Poi, però, come in ogni matrimonio arriva il momento della classica domanda: “chi è a conoscenza di qualche impedimento per il quale non dovrebbero unirsi, parli ora o taccia per sempre”. E a parlare è la Spal, detentrice del cartellino del centrocampista ravennate. Nessun rilancio del Cagliari, anzi, e documenti già pronti per essere depositati in Lega Calcio per il passaggio al Palermo. Con l’attesa dettata dal sì mancante di Prati che sarebbe arrivato nelle ultime ore. E così domani 11 agosto la partita si chiuderebbe definitivamente con il Cagliari beffato e il 2003 della Spal in direzione Sicilia per vestirsi di rosanero. Sempre che in serata quel raise pokeristico dei rossoblù non diventi realtà , cambiando le carte in tavola, un’opzione lasciata aperta, ma senza troppa convinzione, ascoltando le frequenze di radio Ferrara. Anche perché quel Palermo che vorrebbe bruciare il Cagliari è lo stesso che ha visto sfuggire dalle proprie mani Paulo Azzi lo scorso gennaio e che ora, come una vendetta da servire fredda, pensa allo smacco da restituire con gli interessi. Gennaio, il mese dal quale tutto è partito, insomma.
La notte potrebbe portare consiglio, da capire a chi e come. Tra detti e non detti, schermaglie e tattiche, attese di stampo rossoblù lunghe mesi e ora di parte Spal lunghe poche ore. Con documenti pronti ma non portati avanti, come se qualcosa ancora fosse in piedi nonostante le sicurezze. La certezza è che tra Cagliari e Ferrara niente sarà più come prima comunque vada, nei rapporti di fiducia e nelle relazioni tra i club. E che Prati atterrerà su un’isola, Sardegna o Sicilia che sia. Con un dubbio finale: davvero Tommaso Giulini è disposto a farsi scippare quello che da tempo sarebbe il “suo” acquisto del mercato estate 2023?
Matteo Zizola














