Comunque vada sarà addio. Se in prestito con spalmatura del contratto o con la risoluzione dell’accordo fino al 2025 sarà lui a deciderlo. Protagonista Gastón Pereiro, sul tavolo la proposta del Cagliari per chiudere un’esperienza iniziata nel gennaio del 2020.
Palla al Tonga
Pochi alti, tanti bassi e, soprattutto, nessun allenatore passato dalla Sardegna pronto a puntarci. Il Tonga sarebbe dovuto essere la chiave per alzare il livello nella stagione dei sogni europei, quando il presidente Tommaso Giulini lo portò in rossoblù dal PSV Eindhoven. Il risultato è stato lontano dalle aspettative, nonostante alcuni gol decisivi e il periodo con Walter Mazzarri in panchina a illudere. Da Rolando Maran fino a Davide Nicola, passando per Walter Zenga, Eusebio Di Francesco, Leonardo Semplici, il già citato Mazzarri, Fabio Liverani e Claudio Ranieri: Pereiro non ha convinto nessuno degli allenatori rossoblù e ora, dopo quattro stagioni e mezzo e due prestiti – Nacional Montevideo e Ternana – le strade del Cagliari e del fantasista uruguaiano potrebbero definitivamente dividersi. Il tentativo del diesse Nereo Bonato di trovare una soluzione in cadetteria si è scontrato con un ingaggio troppo alto – appena superiore al milione di euro netti – per la categoria. E così il finale potrebbe essere differente: davanti a Pereiro la proposta di risoluzione contrattuale con una buonuscita che metta tutti d’accordo. Manca l’ok del Tonga che riflette consapevole che, comunque vada, il suo futuro non sarà con Nicola. Fuori dal progetto tecnico, la chiusura anticipata dell’accordo come via principale percorribile. Per evitare altri sei mesi da separato in casa, per scegliere con calma la prossima tappa. E con un Cagliari che salterebbe così l’ultimo uruguaiano in rosa, superstite del gruppo dei cinque – Christian Oliva, Diego Godín, Martín Caceres e Nahitan Nández – che avevano proseguito la storia celeste dei rossoblù.
Matteo Zizola