Melius est abundare quam deficere, meglio abbondare che scarseggiare. Un detto latino che può essere associato senza dubbio alla situazione del centrocampo del Cagliari di Davide Nicola. Reparto con due poltrone e cinque pretendenti, da chi ha giocato di più come Razvan Marin, Antoine Makoumbou e Michel Adopo a chi come Alessandro Deiola e Matteo Prati ha raccolto meno minutaggio. Un happy problem, parafrasando l’allenatore rossoblù, con un sesto incomodo virtualmente in rosa che risponde al nome di Marko Rog.
Luce
Il centrocampista croato è passato lo scorso gennaio in prestito alla Dinamo Zagabria, con un accordo che prevede il suo ritorno in Sardegna tra meno di un mese, il primo gennaio 2025, quando scadrà l’accordo temporaneo con il suo attuale club. Una decisione presa per permettere a Rog di ritrovare confidenza con il campo dopo gli infortuni che ne hanno segnato le ultime stagioni con la maglia del Cagliari. Missione che si può dire compiuta, perché il classe ’95 di Varazdin è ormai da ritenere un giocatore rinato, almeno dal punto di vista fisico. Ventuno le presenze in questa stagione con la maglia della Dinamo Zagabria, 14 quelle in campionato e sette in Champions League tra preliminari e prima fase. Seppur in totale solo cinque sono arrivate da titolare, l’ultima nella serata di ieri 11 dicembre nello 0-0 in Champions nella sfida casalinga contro gli scozzesi del Celtic Glasgow. Arrivato in Sardegna nell’estate del 2019, Rog è stato uno degli acquisti post cessione di Nicolò Barella, uno dei simboli dell’ormai noto passo più lungo della gamba con il quale è stato definito diverse volte – anche dal presidente Tommaso Giulini – il tentativo di alzare l’asticella da parte del club di Sa Ruina. Ancora di più simbolo pensando a quanto le premesse e le speranze si siano poi scontrate con la sfortuna. Gli infortuni a entrambe le ginocchia, infatti, hanno rappresentato un calvario per il centrocampista croato, con la luce in fondo al tunnel che sembrerebbe far capolino grazie all’esperienza nel suo Paese natale.
Rinvio
Contratto fino al 2026, dopo un rinnovo con spalmatura dell’ingaggio ora di 700mila euro a stagione, Rog sarebbe potuto essere una sorta di nuovo acquisto nel prossimo mercato di gennaio del Cagliari. Tempo verbale non utilizzato a caso, perché le strade del classe ’95 e dei rossoblù non dovrebbero rincontrarsi a stretto giro. L’idea, anzi, l’opzione più che concreta, sarebbe quella di prolungare l’accordo con la Dinamo Zagabria e lasciare Rog in prestito in Croazia fino al prossimo giugno. Da una parte l’abbondanza a centrocampo, dall’altra la necessità di proseguire un percorso che garantisce più minuti e, dunque, una risalita graduale dal punto di vista fisico. Questo è il desiderio di tutte le parti coinvolte, perché non solo il Cagliari non chiude le porte alla permanenza di Rog a Zagabria – tutt’altro – ma anche la Dinamo e il giocatore gradirebbero continuare insieme. Intenzione accennata tra le righe dal tecnico dei croati Nenad Bjelica lo scorso 22 novembre in conferenza stampa: “Rog? Dobbiamo ancora parlare internamente della sua situazione. Il suo prestito scade a gennaio e prenderemo una decisione. Noi ragioneremo internamente e vedremo”. Intenzione accennata anche dal centrocampista classe ’95 cinque giorni dopo, quando alla vigilia del match di Champions League contro il Borussia Dortmund aveva dichiarato: “Sono qui, sono felice, sto bene e amo la Dinamo”. Destino che appare dunque segnato per Rog, pronto a restare in patria fino a giugno e poi, la prossima estate, valutare nuovamente il proprio futuro a un anno dalla scadenza del contratto con il Cagliari.
Matteo Zizola
