“Andremo a completare il reparto offensivo con calciatori di gamba e fisicità. Un giocatore che abbia caratteristiche da prima punta e uno che può agire da seconda punta, che ci possano integrare con chi c’è già“. Parole e musica di Nereo Bonato, lanciate dal direttore sportivo del Cagliari in occasione della conferenza stampa dello scorso 11 luglio. E tra i nomi già noti ma complicati – Gabbiadini, Mayoral, Nzola e compagnia – ecco spuntare un profilo nuovo, quello di Eldor Shomurodov.
Alla fiera dell’Est
Nella lista dei desideri di Claudio Ranieri, oltre a un “difensore esperto”, anche “due attaccanti per essere sicuro di avere le frecce al mio arco”. Unendo i punti che partono dalle dichiarazioni del diesse Bonato e arrivano a quelle del tecnico romano ecco spuntare il primo nome. Shomurodov, attaccante di proprietà della Roma, ma fuori dal progetto tecnico giallorosso e a caccia di una nuova avventura nella massima serie. Profilo rilanciato dall‘Unione Sarda, il classe ’95 uzbeko arriva da una stagione complessa, con una prima parte nella Capitale senza trovare spazio – solo 6 le presenze fino a gennaio – e una seconda per rilanciarsi allo Spezia ma con risultati lontani dalle aspettative. Sarebbe dovuto essere uno degli uomini per la salvezza, il tabellino invece parla di un solo gol in sedici gare e un ritorno a Roma senza la valorizzazione sperata. Quello di Shomurodov è un profilo alla Okazaki, quell’attaccante di gamba e sacrificio – magari meno prolifico, ma funzionale – che piace a Ranieri per completare il reparto offensivo. Nella speranza che l’uzbeko possa tornare quello di Genova sponda rossoblù, quando nella stagione d’esordio in Italia segnò 8 reti in 31 presenze e, soprattutto, riuscì a emergere come attaccante rapido e mai domo. Numeri che avevano portato la Roma a investire circa venti milioni per portarlo in giallorosso, senza che però Shomurodov sia stato in grado di ripagare sul campo. Sei i gol con i capitolini e ora la certezza che il futuro sarà altrove.
Certezze e mister X
Non solo Shomurodov, ma anche altri due profili ancora rimasti sottotraccia. Non i nomi ormai noti che, per un motivo o per un altro non appaiono di facile soluzione. Partendo da Manolo Gabbiadini, fermo sulla richiesta di un triennale – tanti anni quanti quelli che restano nel suo contratto con la Sampdoria – mentre il Cagliari non si muove da un accordo per due stagioni. Passando per Borja Mayoral, obiettivo nato nella trattativa per Jankto e che gradirebbe il ritorno in Italia, ma con una valutazione elevata frutto dell’investimento da 10 milioni del club spagnolo nell’estate del 2022. Arrivando a M’bala Nzola, per il quale vale lo stesso discorso di Mayoral, con la richiesta dello Spezia da 15 milioni di euro e diverse concorrenti pronte ad affondare il colpo. Senza dimenticare che oltre i profili per l’attacco restano vive le piste nel reparto arretrato, da una parte José Luis Palomino e dall’altra Gian Marco Ferrari, e soprattutto Matteo Prati come ciliegina sulla torta per il centrocampo. E tra oggi 17 luglio e domani 18 sarà il turno di Tommaso Augello dalla Sampdoria – con Antonio Barreca a fare il percorso inverso – e del prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dell’Inter di Gaetano Oristanio. L’idea, per tutti i desideri, è quella di chiudere il prima possibile così da regalare a Ranieri un gruppo completo e preparare a dovere la stagione del ritorno in Serie A.
Matteo Zizola