Come un cacciatore in silenzio, passo dopo passo, così il Cagliari punta la preda nella speranza di non farsela scappare da un momento all’altro. Settimane di piccoli accorgimenti, di mosse che cancellano uno a uno i centimetri di distanza, in attesa del colpo decisivo per portare a casa il bottino. D’altronde le parole del diesse Nereo Bonato sono state chiare in merito a Matteo Prati: “Stiamo facendo diverse valutazioni“. I puntini uniti un giorno sì e l’altro pure, l’immagine prende forma e l’ottimismo resta cautamente alto.
Punto mancante
Nessun dubbio su due dei tre fattori citati dal direttore sportivo rossoblù per andare a dama e far atterrare in Sardegna il centrocampista classe 2003 della Spal. “Tutte le operazioni devono andare in porto se combaciano l’aspetto economico, la motivazione e l’aspetto tecnico“. Ed è proprio il primo punto della lista il nodo che resta intricato, pur se le manovre per scioglierlo vanno avanti lontano dal palcoscenico mediatico. Nessun dubbio sulle altre due spunte, perché sulle qualità dal punto di vista sportivo c’è già stato da tempo il beneplacito di Claudio Ranieri, così come sul desiderio di Prati di vestirsi di rossoblù non esiste alcuna perplessità. È invece la trattativa con il club di Joe Tacopina a non far dormire sonni tranquilli al Cagliari, che sì ha fiducia nella riuscita dell’operazione, ma con la controindicazione di un muro che si abbassa lentamente ma non in maniera sostanziale. E, sullo sfondo, concorrenti che vanno e vengono, in un gioco tipico del mercato utile a mantenere le proprie posizioni e, se possibile, rinforzarle.
Cresce la fiducia
La certezza, da qualunque lato si guardi lo sviluppo delle discussioni tra Cagliari e Spal, è che i rossoblù sono in vantaggio. Per la volontà di Prati e per i rapporti stabiliti fin dallo scorso gennaio in occasione della sfida della Unipol Domus nella quale il ravennate fu tra i protagonisti assoluti. Una stretta di mano virtuale che resta valida ancora oggi, ma che deve comunque incontrare – o comunque avvicinarsi sensibilmente – alle richieste dei ferraresi. La valutazione di 10 milioni di euro è ormai tema superato, utopistico per la Spal vedere realizzato il sogno di una cessione a quelle cifre. Ma tra domanda e offerta la distanza era fin troppo ampia, con il Cagliari che aveva sondato inizialmente mettendo sul tavolo un milione di euro e trovando il no assoluto del club biancoazzurro. Negli ultimi giorni, però, il presidente Tommaso Giulini ha alzato la posta, arrivando intorno ai 3 milioni e riscontrando una prima apertura, pur se ancora manca del terreno da colmare. Nel frattempo si sarebbero sfilate Sampdoria e Sassuolo, mentre resterebbe aperta la pista Napoli con successivo passaggio in prestito al Bari in cadetteria, anche se secondo fonti emiliane i partenopei non sarebbero in pole. Ci sarebbe però un altro club – al momento top secret – più vicino alle richieste della Spal e che potrebbe mettere in difficoltà i rossoblù nella chiusura dell’operazione. Che, però, ha nella fiducia di massima da parte del Cagliari la stella cometa che sembra poter portare a buon fine una trattativa complicata, ma comunque non a un punto morto, tutt’altro. Prati non è una priorità del mercato come lo sono il difensore e l’attaccante, ma resta obiettivo concreto e con la volontà di essere portato a dama. Per una questione tecnica – utile fin da subito nonostante l’età e con caratteristiche che mancano nella mediana di Ranieri – e anche per una questione economica. Investimento per l’oggi, ma soprattutto per il domani, l’idea di un futuro tesoretto per un giocatore che ha stregato Giulini e che guarda al futuro.
Matteo Zizola