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Mercato Cagliari | Ascesa e caduta, Radunovic tra Serbia e Serie B

Boris Radunovic durante Cagliari-Udinese | Foto Luigi Canu
Boris Radunovic durante Cagliari-Udinese | Foto Luigi Canu
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Un anno da protagonista vissuto in crescendo, poi all’ultimo respiro un rischio che ha fatto trattenere il fiato nella finale contro il Bari. Quindi la prima volta da titolare designato in Serie A, riconoscenza e meriti passati in secondo piano dopo una serie di errori costati punti e certezze. Infine il ruolo di secondo alle spalle di Simone Scuffet, due sole presenze in Coppa Italia come riassunto del positivo – Udinese – e del negativo – Milan. Le ultime due stagioni di Boris Radunovic con la maglia del Cagliari sono state un’altalena, senza che arrivasse il ballo finale nella sfida dell’ultima giornata contro la Fiorentina, perché nonostante la salvezza già acquisita Claudio Ranieri ha comunque lasciato fuori l’estremo difensore serbo.

Dal Milan al Milan

Il mercato crea attese soprattutto alla voce acquisti. Ma, per il Cagliari, la prima mossa potrebbe essere una cessione. E proprio Radunovic sembra essere l’indiziato numero uno, lui che numero uno dei rossoblù è stato senza se e senza ma nella cavalcata promozione. Decisivo in positivo nei playoff – la parata di Parma su Bonny con l’aiuto della traversa, il rigore parato a Cheddira nell’andata della finale contro il Bari – il serbo è partito da titolare anche nel campionato appena concluso, salvo poi essere superato nelle gerarchie da Scuffet dopo diversi errori. Il primo a Bologna, la palla sfuggita dalle mani all’ultimo minuto a consegnare il facile tap-in a Fabbian e cancellare un pareggio ormai acquisito. Poi le incertezze contro l’Atalanta, quelle ancora più importanti contro il Milan, infine i nuovi errori contro la Fiorentina che hanno convinto Ranieri al cambio della guardia tra i pali. Sette presenze e poi più nulla, tranne le due in Coppa Italia, con la serata di San Siro a dare la sentenza definitiva sul suo crollo verticale, senza più speranza di detronizzare il collega friulano dal ruolo di titolare. L’ultima contro la Fiorentina come possibile nuova occasione almeno proforma, ma nonostante il risultato contasse poco o nulla il serbo è rimasto a guardare dalla panchina, con il terzo portiere Simone Aresti ad avere la passerella nei minuti di recupero al posto di Scuffet. Ulteriore segnale di un prossimo addio, con Radunovic che dovrebbe lasciare la Sardegna se non stretto giro, quasi sicuramente poco oltre. Dopo 59 presenze in rossoblù, divise tra le quarantatré in cadetteria, le sei di Coppa Italia e le dieci in Serie A. L’esordio in trasferta a San Siro contro il Milan nell’agosto del 2021, un cerchio aperto e chiuso nella Scala del Calcio dove ha vestito per la prima volta la maglia del Cagliari da titolare e dove potrebbe averla vestita per l’ultima volta lo scorso 2 gennaio. Tre stagioni in Sardegna, arrivato nell’estate del 2021 dall’Atalanta come secondo di Alessio Cragno, poi la retrocessione diventata un’opportunità colta e poi persa una volta tornati in massima serie.

Richiamo

Tra estero e Serie B, il futuro di Radunovic è a metà tra queste due opzioni. La prima parla di un ritorno in patria, la seconda di alcuni club che hanno mostrato il loro interesse interlocutorio in attesa dell’entrata nel vivo del mercato. A pensare al classe ’96 rossoblù è il Novi Pazar, club dell’omonima città a quasi 300 chilometri dalla sua Belgrado che si è garantito nel campionato appena concluso la permanenza nella SuperLiga serba, il massimo campionato del Paese balcanico. Squadra guidata dall’ex Fiorentina Adem Ljajic e che avrebbe individuato in Radunovic il primo rinforzo per la prossima stagione. Dopo le richieste arrivate dalla Spagna lo scorso gennaio, ma con l’estremo difensore rimasto in Sardegna nonostante il ruolo da vice Scuffet, potrebbe essere arrivato il momento di chiudere la sua esperienza italiana dopo aver vestito le maglie di Atalanta, Verona, Salernitana, Cremonese e, appunto, Cagliari. Anche se resta aperta la soluzione di una nuova discesa in cadetteria, con Cosenza e Bari che hanno chiesto informazioni su di lui negli ultimi giorni. Soprattutto i pugliesi dovranno rimpiazzare il brasiliano Brenno, quest’anno in prestito dal Gremio, e dare al futuro nuovo allenatore un’alternativa all’altro estremo difensore Pissardo, protagonista nei vittoriosi playout contro la Ternana. Il Cagliari, dal canto proprio, attende vigile e non chiude la porta all’addio di Radunovic, tutt’altro. Con l’idea di portare in Sardegna un nuovo numero dodici che possa dare affidabilità alle spalle di Scuffet.

Matteo Zizola

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