Il direttore commerciale del Cagliari Stefano Melis ha raccontato il nuovo stadio rossoblú (fine lavori per il 2023-2024) in una lunga intervista rilasciata a Tuttosport.
“Il progetto sarà basato su tre pilastri, innovazione, sostenibilità economica e sardità, intesa come una serie di evocazioni. Sarà un complesso architettonico unico, destinato ad essere per anni la più grande opera costruita in Sardegna. Sarà un punto di ritrovo per tutti. Dal punto di vista sportivo sarà un catino da vivere 7 giorni su 7, ma allo stesso tempo che faccia paura e sia terribile per gli avversari. Un affascinante nuraghe del terzo millennio. La capienza sarà di 25200 posti estendibile a 30 mila, vorremmo partecipare agli Europei 2028: questa è stata una decisione di Giulini, un grande imprenditore e un grande presidente. Sarà una collaborazione quotidiana con Sportium, Roj e Manica, dobbiamo far vivere lo stadio 7 giorni su 7: concerti, eventi, un hotel da 8 mila metri quadri, maxi schermi, lounge bar, una Spa, un ristorante e forse una piscina sul tetto, sala congressi e meeting, poi skybox, aree hospitality e bar. Ci sarà il museo del club, uffici e la sede del Cagliari. Tutto con attenzione ai servizi di viabilità e rispettando il paesaggio e l’ambiente, con l’obiettivo di essere plastic free. Costi? 50-60 milioni. Con Deloitte individueremo le migliori iniziative per la ricerca delle risorse e la sostenibilità economica, valutiamo anche la possibilità di essere affiancati da un main sponsor per la denominazione dello stadio”.