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Mazzarri: “Cagliari parentesi sfortunata, risolti i problemi con il club”

Walter Mazzarri tecnico del Cagliari | Foto Luigi Canu
Walter Mazzarri tecnico del Cagliari | Foto Luigi Canu
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A più di un anno dall’esonero con il Cagliari, l’ex tecnico dei rossoblù Walter Mazzarri torna a parlare in una lunga intervista sulle pagine del Corriere dello Sport. Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore toscano, che è brevemente tornato sulla sua esperienza in Sardegna.

Sul momento

Il calcio mi ha restituito un po’ meno di quello che ho dato, ma la colpa è mia, non di altri: quando stai in un mondo come il nostro non devi pensare solo a fare l’allenatore, non basta far rendere i giocatori per poi trascurare i rapporti. A 62 anni mi rendo conto che hanno ragione quelli che, magari non conoscendomi, mi considerano antipatico. Ecco, credo di aver pagato un po’ troppo i miei atteggiamenti, la mia ritrosia. Come si dice adesso? Scarsa empatia. Dopo tanto tempo ho deciso di tornare a parlare, concedo una intervista. Sono spartito perché quella era la mia volontà. Se avessi voluto allenare avrei potuto farlo, le offerte non sono mancate. In questo periodo mi sono reso conto dei cambiamenti del calcio e li ho approfonditi“.

Sull’esperienza a Cagliari e sul tornare ad allenare

Le questioni con il club sono state risolte. Cagliari è stata una parentesi sfortunata, lì ho toccato le 720 partite. Se tornerei a Napoli? A Napoli vorrebbero tornare tutti perché è una squadra forte, il club è diventato importante. Napoli è un posto affascinante. Se dovessi avere, come ho avuto, delle chance di rientrare, mi piacerebbe trovare gente disposta a capire il calcio che intendo fare. Mi piace insegnare, migliorare i giocatori, impostare un lavoro serio. Programmare. Chiedo troppo?

La Redazione

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