La novità sull’interpretazione del concetto di giocata nel fuorigioco, l’utilizzo del VAR, gli arbitri emergenti e uno sguardo a Como-Cagliari in programma sabato 13 agosto alle 20 e 45. Sono questi i temi trattati nella nostra intervista a Luca Marelli, ex arbitro e ora commentatore per DAZN.
Sul fuorigioco
“Per il fuorigioco non cambia assolutamente nulla, questo è il punto di partenza. Quello che cambia è l’interpretazione sulla giocata/deviazione. In realtà dobbiamo pensare subito a un concetto fondamentale, questi sono episodi che capitano molto raramente, come numero siamo sull’uno ogni quattro-cinque giornate. Detto ciò la linea guida dell’IFAB la trovo abbastanza confusa onestamente, perché nel sito dell’IFAB c’è proprio una pagina con 14 esempi di gioco deliberato o non deliberato (https://www.theifab.com/news/law-11-offside-deliberate-play-guidelines-clarified/) sui quali però ci sono molti margini di discussione. Se prendiamo quegli episodi possono essere facilmente spiegati, il problema è che quegli episodi non sono l’esemplificazione di tutti quelli che possono accadere. Quello che mi piace poco di questa linea guida interpretativa è che lascia molto alla discrezionalità, sono episodi molto borderline sui quali l’interpretazione può essere differente. Faccio un esempio molto classico: il gol di Francia-Spagna di Mbappé, quello famoso, negli esempi dell’IFAB non c’è. Non viene spiegato per un semplice motivo, perché comunque qualunque sia la decisione adottata sarebbe comunque molto discutibile. È questo che secondo me dà la cifra del fatto che è una linea guida troppo interpretativa perché lascia ampi margini di discrezionalità, in un periodo peraltro nel quale si tende a cercare di oggettivizzare un po’ tutto e questo apre le porte a una discrezionalità in controtendenza rispetto agli obiettivi dell’IFAB“.
Più o meno VAR?
“Sono rimasto abbastanza sorpreso dai titoli dei giornali di stamattina. Un po’ tutti erano allineati sul “meno VAR”, in realtà è esattamente il contrario. Lo si capisce anche dal contenuto degli articoli che sono stati scritti. Rocchi ha detto che non ci saranno meno interventi relativamente ai falli di mano o alle condotte violente o ai falli gravi di gioco perché l’anno scorso si è lavorato bene e sono d’accordo su questo, semplicemente ha detto che il VAR potrebbe intervenire qualche volta in più su contatti molto marginali. Come successo l’anno scorso che sono stati assegnati rigori per contatti molto molto leggeri, sui quali il VAR non è intervenuto perché l’entità del contatto spetta solamente all’arbitro di campo. In realtà Rocchi ha detto che su quei contatti molto marginali il VAR potrebbe intervenire, ciò significa che il VAR potrebbe intervenire di più, certamente non di meno. Il rigore in Coppa Italia assegnato al Cagliari per fallo su Luvumbo? Il VAR in casi come quello dovrebbe intervenire, anche perché c’era un fallo molto evidente prima da parte di Luvumbo“.
Arbitri emergenti
“Tra i primi e i secondi anni io faccio una divisione. Tra i primi Perenzoni è l’arbitro più pronto in assoluto tra quelli neopromossi. Per quanto riguarda gli arbitri al secondo anno vedremo molto più spesso in Serie A Marcenaro e Colombo e attenzione a Zufferli, che è stato fermo dieci mesi, ma l’anno scorso quando si è dovuto fermare per un problema fisico era vicinissimo all’esordio assieme agli altri due. Non fatico a pensare che Zufferli esordirà molto velocemente, secondo me nelle prime cinque giornate, e poi lo vedremo spesso se dovesse rispondere bene, ovviamente dieci mesi di stop non sono pochi“.
Como-Cagliari
“Sono tifoso del Como, non semplice simpatizzante. Sono di Como, sono nato a Como, vivo a Como da 50 anni, non posso non essere tifoso della squadra della mia città, questo è normale, non l’ho mai negato. Il Cagliari è favorito, non lo dico per scaramanzia, ma perché il Como è una squadra in costruzione. Fabregas è stato un evento mediatico, il vero impatto tecnico non possiamo saperlo e lo potremo capire solamente nelle prime partite quando ci sarà e non credo che sabato ci sarà (non convocato dal tecnico Gattuso, ndr). Detto ciò il Cagliari è una squadra che punta alla Serie A diretta, ha una rosa secondo me molto competitiva per la Serie B, mentre il Como è una squadra che può ambire quest’anno ai playoff, sulla carta c’è una differenza di valori piuttosto evidente. Poi sinceramente sappiamo che in Serie B le sorprese sono dietro l’angolo, a maggior ragione nelle prime giornate, pertanto spero che vinca il Como“.
L’ex di turno
“Cerri è un bel giocatore per la Serie B, non è il giocatore che ti fa la differenza, però è di livello per la cadetteria. Tanto fisico, tecnica discreta, l’anno scorso ha fatto abbastanza bene anche se ha avuto qualche problema fisico che lo ha limitato. È ancora molto giovane, io sono contento che sia rimasto a Como, non posso negarlo, soprattutto perché per la Serie B è un giocatore che va benissimo e che dà quei gol che servono per raggiungere gli obiettivi. Poi in Serie A è tutto un altro discorso“.
Matteo Zizola