L’ex tecnico del Cagliari Rolando Maran è intervenuto nel pomeriggio sportivo di Radio Uno.
“Ci tengo a sottolineare una cosa: l’epilogo non lo desideravo, ma essere stato partecipe della storia del Cagliari mi ha reso orgoglioso. Essere stato l’allenatore del Cagliari nell’anno del Centenario e nel cinquantesimo dello Scudetto è stato per me un motivo di grande onore. Sono rimasto molto affezionato a una piazza così importante. Il calcio mi manca molto, manca come presenza nel quotidiano e anche come spettatore: chi allena e non lo può fare, manca come il pane essere lì sul campo. A livello personale è stato fonte di riflessione su quello che è stato e quello che sarà, ho vissuto questo periodo con grande patema per quello che poteva accadere. Ora ho fatto una riflessione per trovare stimoli nuovi e cercare degli aspetti migliorativi”.
Sulla ripresa commenta: “Credo che c sarà qualche difficoltà per le partite previste per le 17, giocare nelle ore notturne è un’idea vincente e penso sia l’alternativa migliore, ma i grandi impegni e sforzi ci saranno. Stiamo vivendo una situazione nuova, si dovrebbe prevedere il tutto e non puoi valutare delle casistiche e dei precedenti: sicuramente avere una quadratura di squadra che possa garantire anche nell’organico una capacità di affrontare al meglio le partite ravvicinate nello stesso modo e con equilibrio. Sarà fondamentale la preparazione per affrontare il campionato al meglio”.