In occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno, la nostra rubrica dedicata alla Torres impegnata nel girone B della Lega Pro, è intervenuto come ospite l’ex centrocampista dei rossoblù Filippo Lora. Attualmente in forze al Vado (Serie D Girone A) il calciatore veneto durante la sua esperienza sassarese (nelle stagioni 2022/23 e 2023/24) ha totalizzato 49 presenze complessive. Una piacevole centrocampista classe 1993 presente in trasmissione insieme Stefano Scappini, suo compagno di squadra nell’annata del ritorno tra i professionisti della Torres.
Su quanto gli manca la Sardegna
“La Sardegna mi manca troppo, Sassari è una città che mi è entrata nel cuore, così come tutta l’Isola. A me e alla mia famiglia sta mancando più di quello che pensavamo, spesso parlo di questo con loro. Sono sicuro che prima o poi potrò rivivere la Sardegna. Mi piacerebbe tornare a viverci, è una cosa su cui sto lavorando. Sto portando avanti la possibilità di prendere casa. Nel mio futuro non mi vedo fisso in un posto ma vorrei vivere Sassari e la Sardegna quando lo desidero.”
Sul girone B e sulla Torres
“La sorpresa più grande è la Spal in una posizione di classifica così bassa. Non mi aspettavo un rendimento simile per il secondo anno consecutivo dai biancoazzurri. La Ternana non mi stupisce, mentre la Torres ha fatto il possibile per migliorare il proprio essere e la propria identità. È impensabile pretendere che la Torres sarebbe partita come lo scorso anno, però vedo una squadra che se la può giocare con tutte e migliorare il risultato dello scorso anno. Sia per qualità all’interno della rosa che per maturità acquisita”.
Sugli insegnamenti dalla scorsa stagione
“La stagione scorsa ti può insegnare qualcosa in base a come si vuole interpretare l’annata appena vissuta. Anche l’anno scorso abbiamo perso punti in alcune partite, ma altre le abbiamo vinte in maniera sporca. A me sembra una Torres molto equilibrata, ripeto può fare meglio dell’anno scorso. Quest’anno non c’è il Cesena, ma ci sono una serie di difficoltà in più o diverse. Ma già essere li a pochi punti dalla vetta, vuol dire che sta mantenendo le aspettative. Cosa non semplice”
Sul legame con i giocatori della Torres
“Mi sento spesso con i miei ex compagni della Torres, anche dopo le partite per commentare (ride ndr). Ho dei rapporti che porto nel cuore e cerco di coltivarli. Su quanto mi sia dispiaciuto lasciare la Torres? Penso che comunque prima o poi questo momento sarebbe dovuto arrivare, ovviamente dispiace. C’era un motivo se questo momento è arrivato questa estate, non so dire se sia andata bene così però preferisco lasciare un bel ricordo, ma allo stesso tempo portarmelo dietro. Perché quello che ho vissuto con i miei compagni è stato qualcosa di valore”.
Sui playoff persi contro il Benevento
“Penso che abbiamo dimostrato di essere più forti del Benevento, però nel calcio non sempre chi dimostra di più vince. Quella sfida può insegnare qualcosa a tutto l’ambiente, a partire dallo staff e dalla squadra, per arrivare alla piazza. Chiaramente è un rammarico perché abbiamo vissuto qualcosa di veramente bello. Se la si interpreta nel modo giusto si può trarre un grande vantaggio da quanto vissuto”.
Sul reparto più forte della Torres
“A me la Torres sembra una squadra di altissimo livello su tutti i reparti ed è stata costruita con questo intento. È difficile preferire un undici titolari con una rosa del genere. Avere una panchina di questo spessore è importante. Non so dire quale reparto sia più forte perché sono tutti costruiti in maniera equilibrata tenendo altissimo il livello della qualità”.
Futuro
“Prima di arrivare alla Torres ho intrapreso il corso per diventare allenatore a Coverciano, poi è arrivata la chiamata dei rossoblù e quindi ho abbandonato questa strada. Poi nel corso degli anni ho cambiato priorità per la mia vita in generale, è una cosa che in tanti mi hanno consigliato di fare perché mi hanno visto predisposto e in diversi posti mi hanno chiesto di fare”.
Sulla prossima sfida della Torres contro la Virtus Entella
“Io mi aspetto una gara in cui la Torres cercherà di fare la protagonista e giocare in maniera propositiva, perché questa è l’identità della squadra. Anche in casa sarà propositiva e coraggiosa, ovviamente è un girone che presenta diverse insidie e l’Entella è una di quella. Però quando una squadra mette in campo la propria identità puoi solo costruire qualcosa di buono”.
La Redazione