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Cagliari, Nicola: “Atalanta come l’Everest, ma abbiamo l’ambizione giusta”

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Conferenza stampa della vigilia per Davide Nicola che ha presentato nella sala stampa di Asseminello la partita del Cagliari contro l’Atalanta di domani, sabato 14 dicembre, contro la capolista Atalanta.

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a cura di Giuseppe Meloni

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Fine della conferenza

Sugli avversari e sugli infortuni
“È una squadra contro la quale vogliamo giocare, sappiamo il grande lavoro di società, allenatore e giocatori in questi anni e i risultati li stanno premiando. Hanno grande qualità e mentalità, in questo momento possono vincere, sono forti. Non so dove arriveranno in campionato, noi siamo elettrizzati per questa sfida, affrontiamo la capolista, dovremmo essere abili, veloci e precisi”.

Sulla strategia
“Dal punto di vista delle idee e dei principi siamo sempre gli stessi. Ci sono gli spartiti degli avversari perché non tutte giocano allo stesso modo e quindi lavoriamo sempre sul come poter limitare i nostri avversari. In questa settimana abbiamo provato nuove soluzioni perché c’è voglia di progredire. Vedremo, sono curioso di vederle in pratica”.

Momento
“La prestazione di Firenze è stata ottima, ovvio che si vorrebbe fare anche risultato. La Fiorentina è una squadra molto qualitativa, basti vedere i risultati in Europa. Il Cagliari ha dimostrato di giocarsela ad armi pari contro una buona squadra, ciò che è importante adesso è avere la consapevolezza e noi la abbiamo. Dobbiamo cercare di fare il nostro gioco, poi le caratteristiche degli avversari modificano le situazioni. Alle volte costruisci la partita dando fondo a tutte le risorse impiegando certi giocatori e ottieni maggiore fluidità di gioco ma dall’altra perdi qualcosa. Noi dobbiamo continuare su questo percorso cercando di migliorare i giocatori sotto gli aspetti su cui si può migliorare senza perdere mai la fame e l’ambizione di fare risultato. Le qualità delle avversarie contano, c’è sicuramente chi è superiore a noi ma anche chi è alla pari o inferiore”.

Sulla diffida di Marin
“Io non ho mai fatto grandi ragionamenti su questo fin dall’inizio dell’anno e in generale nella mia carriera per me è importante sempre la partita che viene. Si tiene sempre un occhio a stretto giro di posta perché con la sfida di Coppa Italia ci stimola in quanto arrivata con merito. Ma a noi al momento interessa l’Atalanta e per questa gara verranno impiegati giocatori utili per esprimere la nostra strategia di gioco”

Fiorentina K2 Atalanta Everest: come si scala questa montagna?
“Ho visto un film una volta dove un ragazzo scalava una montagna per fare una promessa di matrimonio ma lui partiva senza avere chiara la fatica per raggiungere la cima quindi si adattava strada facendo ma ciò che conta è il fine ultimo: alla fine è arrivato in cima. Noi sappiamo benissimo quanto vale l’Atalanta ma allo stesso tempo credo che tutti noi abbiamo l’ambizione di fare la gara giusta. Metteremo tutto ciò che ci serve per affrontare una squadra come loro. Il calcio è il gioco più bello di tutti perché nel momento in cui tu riesci a fare del tuo meglio puoi riuscire a inibire l’avversario chiunque esso sia. La nostra volontà è quella di affrontare la gara per esprimerci sempre al meglio. Contro il Real Madrid hanno dato prova del loro grande momento non solo raddoppiando gli xG ma dimostrando che il tipo di giocatori a disposizione possono incidere in qualunque momento. Noi dovremmo essere bravi a difenderci e attaccare bene, perché le gare non si giocano più in un solo modo cambiano di ogni quarto d’ora, cambiano le caratteristiche dei giocatori sia tue che degli avversari. Bisogna vivere la strada che si sta facendo senza mai perdere la convinzione di ciò che si fa”.

Tattica
“L’Atalanta è difficile da sorprendere perché ha un atteggiamento tale che permette di adattarsi all’avversario. Pressano molto quindi bisognerà essere bravi a creare rotazioni, a creare costruzione del gioco in maniera veloce essendo anche abili a fare giocate veloci, pareggiando se si riesce a livello fisico la loro intensità per sviluppare gioco quando si ha la palla non dando troppi punti di riferimento ma senza squilibrarsi troppo. È una sfida importante per la nostra crescita perché è una squadra che ti costringe a pensare velocemente e a dover prendere decisioni con rapidità sviluppando trame con rapidità, riposizionandosi immediatamente, portando aggressione nelle zone di campo dove a loro piace far girare la palla nella loro mediana. È una squadra che si sorprende riconoscendo al massimo le situazioni di gioco, sapendo risolvere queste con grande decisione. Questo permetterebbe di sorprenderli. Starà a noi sfruttare degli eventuali spazi concessi da loro senza aprirci molto perché sanno come colpire”.

Ottimismo
“Noi sappiamo qual è il nostro obiettivo, ovvero la crescita sia individuale che collettiva. Sappiamo di doverci migliorare ponendoci nuovi obiettivi. Questa ambizione la si deve avere come atleta e e come professionista. Si gioca in undici con una palla di mezzo, attraverso il lavoro di squadra si possono raggiungere grandi traguardi. Nella maggioranza dei casi incontrare grandi squadra significherà avere meno possibilità di fare risultato? Probabilmente si, ma non è detto che non si possano fare. Crederci diventa fondamentale quanto allenarsi”.

Stimoli 
“Per noi è motivo di piacere confrontarsi con squadre di livello come l’Atalanta. Ancora di più contro una squadra che è progredita con il progetto. Ogni anno hanno sempre aggiunto e modificato qualcosa ma oggi è una squadra che ha qualità, fanno bene nel fraseggio e hanno capacità di schiacciare ogni squadra. Se si crede nei progetti e si è coerenti con il proprio obiettivo i risultati possono arrivare”.

Sugli ex
“Io credo che questa sia una cosa che vale per tutti. Si può essere più o meno emotivi ma ciò che ho visto è che chiunque di noi è orgoglioso di rappresentare il Cagliari. Ognuno di noi quando si trova a giocare da ex vuole fare il proprio meglio anche per dimostrare il proprio valore. Questo fuoco c’è in ognuno di noi a prescindere dall’essere ex o meno”.

Manca qualcosa a livello di organico in attacco?
“Io ho questa formamentis, cioè sono fiducioso del lavoro fatto dai ragazzi e credo che questo pagherà. Al di là di questo poi a tempo debito faremo le nostre valutazioni. Io credo ciecamente in ogni mio giocatore e credo che più io riesca a dare fiducia a loro, più loro, attraverso il lavoro saranno in grado di raggiungere ciò che desiderano. Le valutazioni che servono per il futuro si faranno in futuro. Sulla fase difensiva siamo progressivamente migliorati. Vogliamo crescere ulteriormente perché il gol subito a Firenze è preso a difesa schierata, a quel punto ci si deresponsabilizza della marcature e della pressione. Per noi la densità, l’organizzazione e il mantenimento dei reparti compatti serve per essere più efficaci soprattuto quando si è tutti sotto la linea della palla. In questo dobbiamo avere più rabbia perché dobbiamo ancora migliorare. Contro l’Atalanta è un’ occasione giusta perché loro sono bravi a schiacciarti, quindi non basterà soltanto schierarsi, sarà fondamentale uscire bene con le tempistiche giuste, avendo la densità importante perché è una squadra capace di metterti in difficoltà da questo punto di vista. Nella fase offensiva ci sono dei dettagli da rivedere sui tempi di gioco perché facciamo dei movimenti ma non con i tempi corretti. Diverse azioni da potenzialmente pericolose diventano nulle perché o ci si muove troppo presto o troppo tardi e questo si migliora provando e riprovando in allenamento. Se si sbaglia un tiro, non ci si deve fermare a questo, si deve pensare al crearmi altre occasioni. Serve cambiare questo nell’atteggiamento, poi per il resto andiamo avanti”.

Inizia la conferenza

12. 05 – In vista del delicato match di domani, sabato 14 dicembre contro l’Atalanta, Nicola potrà contare su tutti i suoi calciatori compreso Gianluca Lapadula, unico assente della trasferta di Firenze rientrato in gruppo già martedì.

11.50 –
 Buongiorno amiche e amici di Centotrentuno, un saluto dalla sala stampa di Asseminello da dove vi riporteremo le parole di Davide Nicola in vista della partita contro l’Atalanta.

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