Dopo un secondo quarto non positivo, l’Italia di Gianmarco Pozzecco reagisce e conquista la vittoria a Riga, in Lettonia, contro l’Ucraina per 89-97. Partone bene così gli Azzurri nel secondo round delle qualificazioni al Mondiale del 2023: ora Datome e compagni scenderanno nuovamente in campo sabato, alle 20.30, contro la Georgia a Brescia.
Terzo quarto decisivo
L’Italia nel primo quarto, chiuso sul 19 pari, è stata tutta sulle spalle di un Melli da 12 punti. Tante le difficoltà in difesa, soprattutto nel secondo quarto, contro una squadra fisica ma soprattutto sulle situazioni di pick&roll ben gestite da Sanon. Gli ucraini nei secondi dieci minuti hanno tirato con il 55% dal campo, mentre la squadra di Pozzecco si è fermata a soli 6 canestri su azione, vedendo Mykhailiuk e compagni toccare il più undici alla seconda sirena (45-34). Nonostante qualche amnesia, dopo il passaggio negli spogliatoi l’Italia ha cambiato faccia guidata in regia da Marco Spissu. Proprio l’ex Dinamo è stato autore della tripla che ha segnato il rientro definitivo degli azzurri in panchina sul 55 pari. I trentotto punti messi a segno nel terzo periodo, l’uscita di Sanon, vera spina nel fianco, a fine quarto ma soprattutto la definitiva crescita di rendimento di tutti i giocatori mandati in campo negli ultimi venti minuti – su tutti Fontecchio, Melli e Mannion – ha portato l’Italia verso il primo strappo della gara a metà ultimo periodo. L’Ucraina si è però arresa solo negli ultimi minuti, quando una tripla di Tonut e un gioco da tre punti di Fontecchio hanno chiuso definitivamente la contesa.
Bene Spissu in cabina di regia, nonostante qualche difficoltà sui giochi a due condivisa però con tutti i quintetti azzurri. Il giocatore della Reyer Venezia è rimasto in campo per più di diciannove minuti, chiudendo il match con 3 punti, 6 rimbalzi e soprattutto 7 assist, diversi smazzati nel momento decisivo del rientro in partita degli uomini di Pozzecco. Dodici minuti in campo invece per il capitano Gigi Datome, che ha chiuso la sua gara con tre punti e uno su cinque dal campo.
La Redazione
