Antivigilia della Liegi-Bastogne-Liegi per Fabio Aru che affronterò la sua seconda classica stagionale sulle Ardenne dopo il 41° posto della Freccia Vallone.
Il 30 enne farà parte della Qhubeka-ASSOS per la storica gara giunta all’edizione numero 107: insieme a lui una squadra molto simile a quella vista mercoledì sul muro di Huy, con l’inserimento di Domenico Pozzovivo che ha appena concluso il Tour of The Alps. Il villacidrese ha svelato le sue sensazioni a Bici.Pro subito dopo la conclusione della Freccia Vallone: “Ho perso veramente tanta continuità in questi anni e quindi c’è da lavorare e da correre, da far fatica sulla bici ed è quello che sto facendo. Finirò alla Liegi con 25 gare da inizio stagione più qualcuna di ciclocross. È un bel un bel blocco di lavoro, però era quello di cui avevo bisogno. Ho ancora tanti atleti davanti, ma non sono neanche lontanissimo dai primi. Ai Paesi Baschi, ad esempio, avevo 20 corridori davanti a me, tutti top rider, ma so che sto progredendo, il corpo sta migliorando gara dopo gara”.
Nella stessa intervista concessa a Bici.Pro il Cavaliere dei Quattro Mori ha mantenuto un po’ di riserbo sui prossimi impegni: “Dopo domenica farò un piccolo periodo di riposo per poi preparare appunto la seconda parte, l’estate. Mentalmente sono sereno e molto contento. Mi sto divertendo e questa è una cosa importante”. Quella di domenica sarà una corsa molto suggestiva con le scalate delle tradizionali Cote de La Redoute e Cote de la Roche-aux-Faucons; favoriti d’obbligo i soliti Alaphilippe e Roglic, che già hanno duellato alla Freccia Vallone, oltre a Pogaçar, Fugslang, Carapaz, Valverde e Adam Yates. La monumento belga, che chiude le classiche di primavera, è lunga quasi 260 km.