Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, è intervenuto a margine dell’inaugurazione dell’edizione 2024 del Torneo Manlio Selis – che si svolgerà sui campi di Olbia, Budoni, Arzachena, Buddusò, Monti, Calangianus e Tempio, sede della Finalissima – dove il massimo dirigente della terza divisione di calcio e giornalista sportivo è stato premiato come Dirigente Dell’Anno. Queste le sue dichiarazioni.
“Sono rimasto molto colpito dall’organizzazione, dalla presenza e dal livello della competizione. Ci sono alcune delle più grandi squadre italiane e mondiali perché quest’anno addirittura apre all’Argentina. Il Torneo Selis è un torneo che continua a crescere, ha una lunghissima storia di 27 anni ed è uno dei tornei più lunghi e stimati. Potendo parlare un po’ con gli addetti ai lavori c’è una grande considerazione nei confronti di questo torneo perché vi arrivano le squadre migliori e tra l’altro con l’età giusta nel senso che i ragazzi cominciano a fare quel salto e a mettere le basi per quella che sarà la loro carriera. Riguardando le immagini di quelli che sono passati, uno non può che rimanere colpito. Tanti ragazzi sono ora in Serie A, altri in grandi squadre europee e quindi significa che è un torneo validissimo. A me fa un grande piacere ricevere questo premio. Oltretutto è bello venire in Sardegna, un posto fantastico e non c’è bisogno di aggiungere nient’altro su questo (sorride n.d.r.). Mi ha fatto piacere che anche due nostri club – in Sardegna abbiamo l’Olbia e la Torres – siano stati presenti qui oggi e quindi li ringrazio. E visto che parliamo di giovani, noi in Lega Pro abbiamo un vice presidente vicario che si chiama Gianfranco Zola, che nel mondo ma in Sardegna in particolare non ha bisogno di nessun tipo di presentazione. Da poche settimane, proprio Gianfranco ha fatto una riforma che porta il suo nome. Nella prossima stagione, andremo a premiare con il 400% tutti i ragazzi impiegati in squadre che vengono dal settore giovanile. È un premio enorme, una grande risposta che va nella direzione di aiutare i ragazzi più giovani”.
La Redazione