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Lega Pro, a Sassari la tappa di “Fate amicizia con Carlo”

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In occasione dell’iniziativa portata avanti dalla Lega Pro “Fate amicizia con Carlo”, il teatro della Parrocchia dei Cappuccini a Sassari è stata luogo di incontro e discussione su Carlo Acutis. La federazione della terza serie vuole, con questo pellegrinaggio in tutte le città che hanno una squadra in Serie C, fare in modo che il Beato Acutis diventi il protettore e patrono della categoria. Tanti ospiti presenti a questo evento, tra i quali il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, il presidente della Torres Stefano Udassi, il presidente del CR Sardegna Giovanni Cadoni e l’Assessore allo Sport del Comune di Sassari Rosanna Arru.

L’incontro
Durante la serata tutti gli ospiti presenti hanno preso parola per dare una loro opinione su come vivono la vicinanza al Beato Carlo Acutis. L’incontro è stato aperto dal presidente della Lega Pro Ghirelli, principale promotore di questa iniziativa, che ha spiegato ai bambini dell’Olbia e della Torres presenti tra il pubblico la motivazione di questa campagna, facendogli conoscere il protagonista di questo incontro.

Il presidente Ghirelli su Carlo Acutis
Vorrei parlare ai ragazzi, una delle frasi più celebri di padre Carlos Ferreira (Rettore Santuario della Spogliazione di Assisi) è “fate amicizia con Carlo”. Carlo è un ragazzo come voi, un ragazzo con lo zainetto. Lui a calcio non era forte, ma lo amava tantissimo. Lui sapeva che quel pallone e la rete di internet potevano dialogare tra di loro. Avete passato due anni terribili senza calcio e vivendo la scuola da lontano in DAD. Ora che tutto sembra tornato alla normalità, sono scoppiati i problemi, si pensi a quello tra Ucraina e Russia. Carlo in questo ci può aiutare, e può aiutare voi ragazzi. In lui troverete un amico, un punto di riferimento che vi può aiutare nei momenti difficili. Oggi avete giocato alla vigilia del derby, servendoci un antipasto di quello che sarà domani, e nello spettacolo di oggi mi è piaciuto molto il vostro atteggiamento. Parliamoci chiaro i derby si vogliono vincere. Però siete stati bravissimi. Io non voglio raccontarvi molto di Carlo perché gradirei che andaste voi a cercarlo, perché siete voi che dovete avvicinarvi a lui, sono certo che troverete un nuovo amico“.

Questo l’intervento di padre Carlos Ferreira
Cosa significa fare amicizia con Carlo? Tante persone dicono che Carlo va a cercarli, è apparso a loro tante volte in sogno. Questo è un suo segnale di continuità, lui si comportava così. Lui credeva tanto nell’amicizia vi consiglio di farla con lui in quanto troverete una certezza. Un vero amico non solo vuole bene a un amico, ma vuole il bene dell’amico. Carlo vuole il vostro bene. Lui amava tutti indistintamente. Una volta quando nella sua classe è arrivato un ragazzo che si stava allontanando da tutti per colpa delle difficoltà di apprendimento che aveva, Carlo ha cercato in tutti i modi di includerlo, senza mai mollare, anche quando la professoressa gli diceva di stare con gli altri compagni e socializzare con tutti“.

Rosanna Arru, Assessore allo Sport
Sulla diffusione nello sport dei valori di Carlo? Questa è un’occasione molto bella, sono venuta a conoscenza di Carlo ad Assisi in questo giugno. L’iniziativa della Lega Pro di legare Carlo ai giovani, non può che essere positiva e fare del bene. Durante la pandemia quando svolgevo questa funzione (quella di assessore n.d.r.) mi sono dedicata molto alle strutture. Ora, forse grazie anche all’essermi avvicinata a Carlo, mi occupo maggiormente di fare promozione, con l’obiettivo di far avvicinare i giovani allo sport. Ben venga lo sport in qualsiasi sua forma, negli oratori o nelle strade. Questo è un modo per fare amicizia, è il momento che i giovani tornino quelli di un tempo, spensierati e felici. Un ruolo importante lo ricoprono anche gli allenatori che vivono quotidianamente anche i loro problemi e le loro paure. Questo è un po’ quello che mi ha insegnato Carlo“.

Luca Saba Direttore Coldiretti Sardegna, iniziativa sulla lotta ai cibi sintetici
Sono stato ad Assisi con la volontà di conoscere meglio San Francesco, non sapevo della presenza di Carlo, ora avrò una ragione in più per ritornarci. Quello che noi facciamo oggi insieme alla Lega Pro è una cosa importantissima. Come diceva il pres. Ghirelli bisogna fare attenzione ai social e quello che proviene dalla rete. Dobbiamo vivere maggiormente lo stare insieme fisicamente, mangiare assieme e condividere un tavolo con i nostri amici. Bisogna sentire il profumo dei veri cibi. Ora le multinazionali stanno finanziando tutte le aziende che producono cibi sintetici. Con questa tendenza si perde la vera essenza del mangiare. Io sono qua, in rappresentanza di tutti i produttori, per dare supporto a chi lavora e per fare in modo che si abbiano in tavola cibi sani“.

Stefano Udassi
Io ho la fortuna di essere stato un ragazzo che ha sempre avuto tanti sogni. Parlare di giovani mi emoziona, è bellissimo vederli giocare. Oggi ci avete permesso (riferendosi ai giocatori delle giovanili di Torres e Olbia presenti nel pubblico) di avere un antipasto di quello che sarà il derby di domani. Quello che mi ha spinto a giocare a calcio è la passione e il divertimento, poi ho avuto la fortuna anche di essere un professionista in questo sport. Il calcio è condivisione, questo sport è quello che mi ha permesso di diventare la persona che sono adesso“.

Direttore Marketing Olbia Matteo Sechi
La comunicazione oggi è una parte essenziale delle nostre esistenze. Di Carlo mi ha colpito la precocità e la raffinatezza intellettuale che aveva, l’originalità e la profondità che dei suoi slogan. Ricollegare l’opera di Carlo agli aspetti sportivi mi fa venire in mente la parola “partecipazione”. Partecipazione intesa come lotta, inteso come lo spiccare tra i tanti. Parlo di lotta come quella intesa nel senso più genuino, ovvero quello sportivo“.

Giovanni Cadoni
Carlo l’ho conosciuto grazie all’intuizione del presidente Ghirelli, conoscendolo (Carlo) ho imparato a conoscere le grandi cose buone che ha fatto questo ragazzo. Fare sport e vedere i bambini che giocano a calcio è la cosa più bella e emozionante. Il nostro obiettivo in Sardegna è fare in modo che ogni comunità abbia la propria squadra di calcio. I valori trasmessi da Carlo saranno fondamentali per i ragazzi per farli crescere nella maniera giusta. Io molto spesso vado in incognita la domenica nei campi da calcio per vedere quello che succede, penso che il messaggio di Carlo sia utile anche per gli adulti“.

In chiusura dell’incontro è intervenuto nuovamente il presidente Ghirelli. Queste le sue parole.

Io sono molto felice di essere stato qua a Sassari, noi vorremmo che attraverso questo pellegrinaggio lui diventasse promotore della Lega Pro, vorremmo affidarci a lui per far avere un punto di riferimento soprattutto ai ragazzi e alle ragazze. Non siamo grandi maestri in questo e quindi attraverso questo percorso dobbiamo lasciare ai giovani la speranza che è possibile farcela. Carlo è questo, raccontare, scoprire. Significa seminare. Sulla proposta dello Spiritual Coach per le società? La accettiamo“.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C
 
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