Il 4 aprile prossimo sarà il giorno buono per la prima seduta di Consiglio e Giunta regionale. Intanto c’è attesa per conoscere la squadra di governo del neogovernatore Christian Solinas, che consterà di 12 persone (4 saranno donne) con 2 deleghe a testa per i 4 partiti più votati: Psd’Az, Lega, Riformatori e Forza Italia. Solinas ha precisato che “più del riscontro delle urne conteranno i curriculum”, mentre è certo che i consiglieri più votati rimarranno nell’aula di via Roma per permettere all’esecutivo di essere più solido.
Tanti i temi sul tavolo di Solinas, che ha iniziato occupandosi della spinosa questione inerente la continuità territoriale. “Una continuità territoriale allargata anche agli scali minori, non solo a Roma e a Milano (ma anche a Firenze, Bologna, Verona, Napoli, Torino e Palermo ndr)”. Questo l’auspicio di Solinas, che ha subito avviato i confronti con Bruxelles per evitare la forca delle sanzioni per l’Italia da parte dell’Unione Europea, che ritiene lesive della libera concorrenza le numerose tratte dalla Sardegna verso Linate e Fiumicino. Due le strade: continuare con la continuità territoriale attuale (nove mesi di tariffa unica per residenti e non residenti) oppure applicare le regole del nuovo bando ma senza oneri di servizio per la Regione. Air Italy ha già accettato di fornire il servizio senza percepire soldi pubblici, Alitalia dovrà comunicare la sua decisione l’8 aprile. “Non c’è più tempo per prorogare la risoluzione di un problema centrale per la Sardegna”.
C’è poi il riordino delle competenze degli assessorati, a loro volta oggetto del dibattito tra le forze politiche interessate. Sanità e Trasporti sono quelli più appetiti. Proprio sulla Sanità si è aperto il primo fronte tra Solinas e l’opposizione, con Gianfranco Ganau (PD, presidente del Consiglio uscente e rieletto alle ultime regionali) che ha contestato l’intenzione di Solinas di bloccare concorsi e nomine nel settore, all’interno dell’invito generalizzato rivolto a ha invitato i relativi organi di governo ad astenersi dall’adottare atti che esulino dall’ordinaria amministrazione. “C’è una distorta concezione che presuppone una gravissima ingerenza della politica in atti squisitamente gestionali. Risulta dunque immediatamente chiaro da che parte stia questo Governo regionale in tema di garanzia dei diritti di assistenza dei cittadini e di diritti dei lavoratori della sanità privata, visto il blocco delle procedure che riguardano l’organizzazione della società e e quelle occupazionali legate al sistema privato Aias. La sanità – conclude Ganau – è cosa troppo delicata per essere affrontata di ‘pancia’. L’augurio è che il nuovo Consiglio regionale abbia la capacità di riflettere e di valutare con l’opportuna serenità quanto fatto e quanto serva di correttivo per migliorare il sistema sanitario regionale”, ha detto Ganau. Nel mirino di Solinas c’è – a suo dire – l’attività frenetica degli enti atta a nominare nuove figure approfittando del momento di transizione nel governo regionale, dopo le elezioni del 24 febbraio.