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Lapadula: “Con Cagliari rapporto forte, la promozione in A rimarrĂ  nella storia”

Gianluca Lapadula durante Juventus-Cagliari | Foto Valerio Spano
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L’attaccante del Cagliari, Gianluca Lapadula, si è raccontato in una lunga intervista ai colleghi di Diario Depor. Di seguito alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.

L’infortunio

“Come ho superato l’infortunio alla caviglia? L’anno scorso in semifinale contro il Parma mi si è rotta la caviglia destra. Ho tenuto duro fino alla finale (contro il Bari n.d.r.) e quest’estate ho deciso di sottopormi ad un intervento chirurgico. Ăˆ andato tutto molto bene, mi sento molto bene e dovrĂ² continuare così. Quali sono stati i tempi di recupero? Mi sono operato il 27 luglio e sono ritornato con il Cagliari il 20 ottobre, quindi sono stati circa tre mesi. Io in campo con la maschera? Dieci giorni prima di operarmi alla caviglia, mi sono operato al naso. Ăˆ la quinta volta che mi rompo il naso e questa è la seconda operazione, quindi è stato un po’ pericoloso. (La maschera) mi ha aiutato molto e mi ha fatto sentire piĂ¹ sicuro e la metterĂ² fino all’ultima partita della mia carriera”.

Il premio di capocannoniere della B

“Il premio che ho tra le mani? Si chiama ‘capocannoniere’, è un premio che ho vinto l’anno scorso con il Cagliari ed è un riconoscimento che mi ha fatto sentire orgoglioso perchĂ© ho segnato 25 gol e siamo saliti in Serie A. Ăˆ stato qualcosa di molto importante per me”.

Futuro

“Se finirĂ² la mia carriera in PerĂ¹ dopo le esperienze in Europa? Quello che so è che in PerĂ¹ mi sento molto bene, soprattutto con la nazionale, per quello che ho visto e che ho vissuto. Non so quello che voglio ma adesso penso all’ultima partita giocata dal Cagliari contro la Juventus e alle due partite di qualificazione contro Bolivia e Venezuela, niente di piĂ¹. Posso solo dire che mi sento molto bene, non ho nessun infortunio, continuo ad allenarmi ogni giorno e spero di poter giocare per almeno altri 10 anni (sorride n.d.r.)”.

Cagliari

“Quello che sto passando in questa cittĂ  sia molto bello. C’è un sentimento molto forte da parte mia nei loro confronti e viceversa da parte loro verso di me. Penso che la scorsa annata rimarrĂ  nella storia perchĂ© abbiamo fatto una grande impresa di gruppo con il mister, il presidente e tutte le persone che lavorano per questa squadra. Siamo una grande famiglia. Io mi sento parte di un qualcosa che è piĂ¹ grande di me”.

La Redazione

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