Nove gol in campionato, uno in Coppa Italia. Vero e proprio trascinatore dell’attacco del Cagliari che va a caccia del ritorno in Serie A. Gianluca Lapadula si è raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, di seguito un breve estratto.
Rossoblù
“Voglio restare a Cagliari almeno tre anni, perché sto benissimo e voglio la Serie A“, così il centravanti italo-peruviano sul futuro in Sardegna. “Diciannove club in carriera? Credo sia un record. Ma è tutta colpa del periodo a Parma, mi prestarono ovunque. La svolta prima a Nova Gorica poi a Teramo, ho cominciato a segnare fino alla stagione d’oro di Pescara“. “Nove gol? Dieci, uno anche in Coppa Italia, gli attaccanti i gol li contano eh…Non vedo altro che Cagliari e qui c’è un presidente in cui credo, Tommaso Giulini è uno dei migliori che ho avuto. Equilibrato nei momenti difficili, capace di darti la giusta carica quando le cose vanno bene. Ranieri? Dà tranquillità, si vede subito che ha un ruolo importante nell’ambiente del calcio. Liverani? Con il Cagliari ci annusavamo da anni, ma grazie al suo arrivo questo passaggio era stato più facile. Mi ha fatto star male la sua sconfitta con il suo esonero, il rapporto con lui resta ottimo“, le parole di Lapadula tra passato e presente. E sulle trasferte indigeste, con Bari e Venezia alle porte, l’attaccante risponde che “deve essere la svolta, abbiamo avuto tanti infortuni e ancora ne abbiamo. I giovani hanno fatto bene, ma con la rosa al completo il salto di qualità può esserci. Non so cosa sia mancato fuori casa, di sicuro siamo uniti“.
La Redazione
