Nessuna sorpresa nella prima tappa in linea della Vuelta a España. Volata doveva essere e volata è stata, con la vittoria che ha arriso al belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix).
La Caleruega-Burgos di 166 km ha visto l’azione iniziale di tre corridori spagnoli Diego Rubio (Burgos-BH), Sergio Martin (Caja Rural-Seguros RGA) e Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi) che si sono avvantaggiati nei primi frangenti di gara: Rubio ha staccato i compagni di fuga ai meno 30 km dall’arrivo, ma la sua azione in solitaria è durata appena una decina di chilometri. Il finale è stato concitato con una caduta ai -4 km che ha rallentato alcuni corridori e messo ko il tedesco Schachmann della Bora-Hansgrohe. La volata è stata vinta da Philipsen di un soffio sull’olandese Jakobsen (Deceunick-Quickstep) e l’australiano Matthews (Bike Exchange).
Fabio Aru è riuscito fortunatamente a non essere coinvolto nella caduta a differenza di altri corridori che sono arrivati leggermente attardati al traguardo (tra questi anche Yates della INEOS e Carthy della EF): il villacidrese ha tagliato il traguardo in 49ª posizione con lo stesso tempo del vincitore. La maglia roja rimane nelle spalle di Primoz Roglic con 4″ di vantaggio su Aranburu: il sardo è salito al 40° posto, con il ritardo che si mantiene a 37″. Domani (16 agosto) il primo arrivo in salita della corsa spagnola con l’Alto de Picon Blanco (già affrontato alla Vuelta a Burgos pochi giorni fa) nel finale che deciderà chi vincerà la Santo Domingo de Silos-Espinosa de los Monteros di 202 km.
Matteo Porcu