La tappa regina, la Salas-Altu d’El Gamoniteiru (122,6 chilometri) va al colombiano della Movistar, che rosicchia 18 secondi alla maglia rossa Roglic, arrivato secondo davanti allo spagnolo Mas. Il sardo accumula altri 27 minuti di ritardo all’arrivo.
La tappa
Niente da fare per i fuggitivi (tra cui Aru): la tappa regina della Vuelta 2021 è appannaggio dei soliti noti. L’azione solitaria del talento australiano Storer (DSM) dura circa 70 chilometri: non basta per la vittoria di tappa, ma è sufficiente per diventare il leader della maglia di miglior scalatore. Scatta lo spagnolo de la Cruz e raggiunge l’australiano, ma quando mancano circa 4 chilometri dall’arrivo arriva lo scatto decisivo di Miguel Angel Lopez, che non verrà più ripreso. Alle sue spalle gli scatti di Bernal provocano la reazione di Roglic e Mas, ma al traguardo è la maglia Roja ad arrivare al secondo posto, davanti a Mas e Bernal. Ora Roglic guida la classifica generale con 2’30” su Mas e 2’53” su Lopez, entrambi della Movistar.
La prova di Fabio Aru
Così parlava Fabio Aru ai microfoni ufficiali della Vuelta prima della partenza: “Mi sento molto meglio della scorsa settimana. Ieri ho provato diverse volte, ero nella fuga ma le squadre dei leader della generale ci hanno ripreso. Oggi ci riproverò ancora. Sto provando molte nuove emozioni, è una nuova esperienza per me. Non ho mai provato in carriera a fare il corridore da fuga, ma l’ho fatto in questa Vuelta ed è bello. Dovrebbe essere una giornata fresca con un po’ di pioggia, ma proverò a divertirmi”. E in effetti il villacidrese ci ha provato: a lungo in fuga anche oggi, le telecamere hanno finalmente inquadrato il Fabio Aru dei tempi migliori, con uno scatto intorno ai 28 chilometri dall’arrivo seguito da Brambilla e Arensman. Sembrava potesse essere una giornata di gloria per il Cavaliere dei Quattro Mori, risucchiato invece dal gruppo dei migliori, per poi finire la tappa regina al 76esimo posto, con 26’56” di distacco da Lopez.
Francesco Aresu