La Vuelta a España ha omaggiato il suo vincitore del 2015 con un bel momento a Santiago de Compostela: Fabio Aru ha concluso con l’ultima prova a cronometro la sua carriera nel ciclismo professionistico.
I suoi ultimi 33,8 chilometri della carriera sono partiti alle 18:32 tra il saluto del pubblico di Padron e l’incitamento trovato lungo la strada: il villacidrese ha fatto segnare il tempo di 20’57” al km 13, di 31’08” al km 24 per chiudere con il crono di 48’17”: Il Cavaliere dei Quattro Mori conclude così 51° il suo ultimo grande giro dei 14 affrontati, a quasi tre ore dal vincitore Roglic. All’arrivo davanti alla cattedrale di Santiago l’abbraccio dei genitori, una bandiera dei Quattro Mori ad attenderlo e l’omaggio della Qhubeka-Nexthash riunita nel palco che ha tributato un grande applauso al sardo. “È emozionante- il commento a caldo di Aru-. Amo questa squadra ed è il miglior modo per chiudere. Amo questa gara e voglio ringraziare tutti i tifosi in giro per il mondo. Ora starò con la mia famiglia e poi vedremo”.
🇪🇸 #LaVuelta21
Man of the moment – @FabioAru1!
Now retired, when will he ride his bike again? 😂
Grazie Fabio! 🥰 pic.twitter.com/wGBZs7LkCb
— Team Qhubeka NextHash (@QhubekaAssos) September 5, 2021
Nelle ore precedenti alla partenza il villacidrese aveva poi parlato ai canali ufficiali della squadra sudafricana: “Per ogni corridore arriva un momento nella sua carriera in cui sa che è il momento di fermarsi. Il momento è differente per ogni ciclista, per me questa è una sensazione, e ho questa sensazione adesso. Per 16 anni sono stato un corridore, questa carriera mi ha richiesto di passare molto tempo lontano dalla mia famiglia. Ora è il momento di restituire il mio tempo a loro. Ho attraversato un periodo molto difficile in questa Vuelta. Un grande ringraziamento alla squadra per avermi aiutato, è stata di per sé una piccola vittoria terminare. In questi ultimi giorni mi sono davvero divertito a poter dare il massimo. stare davanti con la forza nelle gambe. Il supporto è stato speciale, ho ricevuto tante belle parole e vi ringrazio tutti. Certamente, avrò bisogno di alcuni giorni per capire completamente la sensazione del ritiro”.
Matteo Porcu