Prima delle due frazioni montane che precedono la seconda giornata di riposo alla Vuelta a España che ha visto la vittoria di Romain Bardet: tappa nella tappa la tredicesima, con i fuggitivi che sono stati liberi di giocarsi il successo di giornata e gli uomini di classifica che si sono dati battaglia solo nell’ultima salita di giornata, il Pico Villuercas. Fabio Aru si è staccato nel finale arrivando con un ritardo di circa 15′ da Lopez in 105ª posizione.
Sin dai primi chilometri sono andati in fuga 18 corridori fuori classifica che hanno preso un cospicuo vantaggio, con il gruppo che li ha concesso la libertà di giocarsi la vittoria di tappa. Tra questi il più forte di tutti è stato il francese della DSM Romain Bardet che ha conquistato anche la maglia a pois di miglior scalatore sottraendola a Caruso: sul podio lo spagnolo Herrada e l’australiano Vine. Nel gruppo la corsa si è animata nel Pico Villuercas dove c’è stato il tentativo di Ciccone, poi quello più deciso di Miguel Angel Lopez che è riuscito a guadagnare appena 4″ su Roglic, Mas, Bernal ed Haig. Maglia rossa sempre sulle spalle del norvegese Eiking che precede il francese Martin, bravi anche oggi a tenere il passo dei big. Il villacidrese è ora 37° a oltre 50′ in classifica generale ammettendo prima del via, ai microfoni de La Vuelta, che la sua condizione non è affatto delle migliori. “Per me è già una piccola vittoria essere ancora qui, stavo veramente molto male nei giorni scorsi. Proverò a recuperare da qui al riposo e fare una buona settimana finale. Sono ancora in modalità sopravvivenza”. Domani altra tappa durissima con la Navalmoral de la Mata – El Barraco di 197 km con diverse salite da affrontare tra cui il Puerto de Mijares (20,4 km al 5,5% medio).
La Redazione
