Quarta fuga in cinque tappe per Fabio Aru che ancora una volta è partito all’attacco sin dai primi chilometri di corsa nella Tapia-Monforte de Lemos di 191 km: il capitano della Qhubeka-Nexthash è stato però ripreso a una cinquantina di chilometri dal termine e cercherà senz’altro nuova gloria domani, in quella che sarà probabilmente la sua ultima tappa in linea della carriera. Il successo è andato per la terza volta a Magnus Cort Nielsen (EF Nippo).
La fuga nasce sin dai primi chilometri con una ventina di corridori che hanno cercato di fuoriuscire dal gruppo nei tratti vallonati della prima parte della frazione dove hanno perso contatto la maglia verde Jakobsen e altri velocisti: tra questi anche Fabio Aru che ha vinto il GPM di Alto da Garganta e, insieme ad altri 17 elementi, ha preso del vantaggio nei confronti del plotone principale che non ha lasciato tanto spazio all’azione. La testa della corsa non ha trovato accordo e sono nati diversi contrattacchi: l’azione ha ripreso vigore con 10 corridori (Simmons, Cherel, Padun, Kron, Roux, Soto, Craddock, Cort Nielsen, Bagioli e Oliveira) che hanno lasciato la compagnia degli altri che si sono rialzati. Il sardo è stato ripreso dal gruppo così ai -50 km, mentre con il passare dei chilometri davanti sono rimasti in sette con il plotone principale che ha fallito l’inseguimento. A giocarsi la vittoria è stato quindi il drappello di testa che è stato regolato da Cort Nielsen sul portoghese Oliveira e lo statunitense Simmons. Fabio Aru ha mollato negli ultimi chilometri arrivando a 2’30” dal vincitore in 111ª posizione. Domani tappa mossa con diversi GPM di prima e seconda categoria con arrivo in salita all’Alto de Castro de Herville (10 km al 5%).
La Redazione