La settima tappa da Gandia a Balcón de Alicante di 152 chilometri ha vissuto momenti importanti come la brutta caduta di Alejandro Valverde, costretto a ritirarsi dopo essere finito in un dirupo, fortunatamente senza grossissime conseguenze.
La corsa
La settima è stata una tappa dura, con sei Gpm e diversi attacchi di corridori di livello, come Bardet, Polanc e l’ex maglia rossa Elissonde. La fuga, inizialmente composta da una trentina di corridori, si è via via divisa in gruppetti con il gruppo di Roglic a oltre 5 minuti. A circa 45 chilometri dal traguardo la caduta di Alejandro Valverde, alla partenza quarto in classifica generale: l’ex campione del mondo è rimasto vittima di una scivolata dovuta a una buca, con la bicicletta che è diventata incontrollabile ed è finito in un dirupo alla sinistra della carreggiata. Per fortuna soltanto dolore per lo spagnolo, che dopo essersi rialzato a fatica ha provato a riprendere la corsa scortato da due compagni di squadra, ma dopo pochi chilometri ha dovuto alzare bandiera bianca.
La zampata di Storer
Decisiva l’ultima salita, il Balcón de Alicante: gpm di prima categoria, lungo 8,4 km al 6,2% di pendenza media. Mentre in testa Storer riesce a lasciarsi dietro Verona e Sivakov, nel gruppo dei migliori si è assistito al solito tentativo di mettere in difficoltà Roglic, con alcuni strappi di un ottimo Adam Yates. Insieme a loro inizialmente anche Landa, Ciccone e soprattutto Fabio Aru, ancora una volta volenteroso ma ha chiuso in ritardo di 30 secondi rispetto ai migliori. Vittoria di tappa dunque a Michael Storer (DSM), maglia rossa ancora sulle spalle di Roglic per 8” sull’austriaco Grosschartner. Aru esce dalla top 10 e si assesta al 13esimo posto, a 1’47” di ritardo dallo sloveno della Jumbo-Visma.
Francesco Aresu
