Quella appena trascorsa è stata una stagione ricca di difficoltà per la Torres Femminile che, dopo un mercato di riparazione alla ricerca di giocatrici adatte al cambio di marcia, il passaggio di consegne tra Mauro Ardizzone e Elio Garavaglia, si è conclusa con la conquista della permanenza in Serie B. Ora a poche settimane dall’inizio del campionato la decisione di rinunciare alla partecipazione nella prossima serie cadetta.
Futuro
Ridimensionare per dare un nuovo corso alla Torres Femminile. Un repulisti necessario per garantire aria nuova al progetto non solo sull’aspetto tecnico ma anche su quello economico. Ripartire dalla Serie C per trovare la spinta e il gruppo giusto per andare avanti con più forza e coesione. Dopo due anni consecutivi in cadetteria la società sassarese, come si legge anche dal comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Figc, ha deciso di rinunciare alla partecipazione al prossimo campionato di Serie B. Una scelta difficile che ha l’apparenza di essere quasi obbligata anche a causa di alcune bandiere bianche alzate all’ultimo minuto che ora lasciano il presidente Andrea Budroni, il direttore generale Salvatore Arca e il nuovo diesse Paolo Scriboni (subentrato in estate al posto di Francesco Muggianu) con una patata bollente in mano da gestire. In questi mesi i vertici alti rossoblù hanno lavorato molto sul mercato, non solo in entrata (portando a Sassari ben 13 giocatrici), ma anche sul fronte conferme. A partire da quella di Marica Deiana, sempre più al centro del progetto dopo la grande crescita della scorsa annata, passando per quella di Elisabetta Tola che la dirigenza rossoblù vorrebbe far rimanere a Sassari per trasmettere il senso di appartenenza alle nuove arrivate. Ai nostri microfoni, a tal proposito, è intervenuto il presidente della Torres Femminile Andrea Budroni, di seguito le sue parole: “Questa che abbiamo fatto è stata una scelta difficile, i fattori che ci hanno spinto a prendere questa decisione, nonostante la professionalità del mio staff e della dirigenza, sono sia gestionali che economiche. Sono molto deluso, ma non da me stesso, io non mi rimprovero niente, ho fatto e sto facendo il massimo, sono amareggiato per come sono andate le cose. La Serie B l’ho voluta tanto da quando ho rilevato la società e ho combattuto con le unghie e con i denti per ottenerla e ci sono riuscito. Però il passo indietro era necessario per far risorgere una Torres Femminile, come una fenice, più forte di prima e con più spinta. Le ho provate tutte, mantenere dei costi di una competizione importante come quella della cadetteria da solo non è semplice. Ringrazio gli sponsor che fino a oggi ci hanno aiutato. Le possibili vie percorribili erano tre: tenere la B e affrontare un campionato senza rendere dignità al percorso, fare un passo indietro e ripartire da una categoria inferiore, oppure abbassare la serranda e lasciare tutto. La Torres Femminile mi sta troppo a cuore per farla sparire. Abbiamo la fortuna di avere un settore giovanile valido, che ha voglia di mettere impegno per far rialzare la società. Abbiamo in mente un progetto triennale che ha come obiettivo di mettere in risalto le ragazze della Sardegna, per dare spazio alle giovani calciatrici isolane di crescere e maturare. Ho chiesto una deroga al presidente federale per farci ripartire dalla Serie C, spero che venga accolta“.
Andrea Olmeo