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La Repubblica: scommesse e razzismo, l’Olbia finisce sotto inchiesta

La delusione dei giocatori dell'Olbia dopo Olbia-Real Monterotondo | Foto Giordano
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Non solo una situazione complicata in campionato, con la panchina affidata da una sola giornata a Lucas Gatti dopo l’esonero del campione del mondo Marco Amelia. Per l’Olbia ci sono anche pesanti nubi in arrivo dalla procura federale.

Razzismo

La società gallurese secondo quanto raccontato dal collega Matteo Pinci sulle colonne de la Repubblica oggi, 16 ottobre, in edicola, è finita sotto inchiesta per razzismo, minacce e scommesse. L’indagine è stata aperta, dopo una segnalazione interna al club, alcuni giorni fa dalla stessa procura federale. La denuncia è arrivata da un tesserato, via PEC, all’interno della quale sono stati raccontati fatti gravi avvenuti negli ultimi mesi in società. Nella PEC sono allegati anche audio e video per comprovare episodi di razzismo e insulti per il colore della pelle fatti a calciatori del club.

Scommesse

Chi indaga, sempre secondo la Repubblica, però al momento non esclude anche che alcuni tesserati dell’Olbia abbiano provato a modificare il risultato delle partite all’interno di un giro di scommesse. La Repubblica mette l’accento sulla figura di Ninni Corda, spesso citato all’interno del documento ricevuto dalla procura federale. Ora la stessa procura procederà con l’ascolto dei vari calciatori e protagonisti interessati da questa ennesima brutta vicenda dalle parti del Nespoli prima di prendere una decisione.

La Redazione

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