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La Moviola di Salernitana-Cagliari | Di Bello perfetto anche grazie al Var Mazzoleni

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Marco DI Bello durante Cagliari-Empoli | Foto Luigi Canu
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Scontro salvezza fondamentale sia per il Cagliari che per la Salernitana e, come da importanza della partita, il designatore Rocchi ha scelto l’internazionale Marco Di Bello come arbitro della sfida. Il direttore di gara classe ’81 ha rispettato le attese con una prestazione al limite della perfezione.

Passeggiata

Sedicesima stagionale e gara numero 136 in Serie A per Di Bello, coadiuvato al Var da Paolo Mazzoleni di Bergamo. E proprio il Var è stato il protagonista dell’ultima, concitata mezz’ora di gioco. Prima del gol della Salernitana poco lavoro per Di Bello che ha tenuto in mano la partita senza particolari problemi.  Il primo tempo scorre infatti liscio per il fischietto di Brindisi, pochi fischi e zero cartellini. Unici due dubbi proprio in merito a due ammonizioni non comminate. La prima al 40′, quando Fazio va “lungo” su Ceppitelli dopo aver mancato l’intervento aereo. L’intervento non è cattivo, ma il giallo non sarebbe stato un errore. Allo stesso modo un minuto dopo è proprio Ceppitelli a essere graziato dopo un’entrata dura sulla caviglia di Djuric. Di Bello, coerentemente, non ammonisce il difensore rossoblù.

Primi cartellini

Più va avanti la partita e più sale la tensione e con essa le difficoltà per l’arbitro di Brindisi. Di Bello, però, è bravo a gestire fin da subito il nervosismo. Al 53′ si salva Altare che, dopo essere stato superato da Ederson, lo ferma fallosamente con l’aiuto di Rog. Giallo che arriva al 54′ per Bohinen colpevole di aver interrotto un’azione pericolosa con un fallo su Grassi lanciato verso la metà campo amaranto. Episodio che porta anche all’ammonizione in panchina del team manager della Salernitana per proteste. Al 63′ prima sanzione per il Cagliari, corretto il giallo a Pavoletti che entra in ritardo su Coulibaly. Dubbi sul possibile vantaggio non assegnato alla Salernitana.

Rigore e tensione

 

La chiave di volta della sfida – e della direzione di gara – arriva al 65′. Kastanos sterza nell’area del Cagliari, Lovato tiene indietro la gamba e con il piede tocca il giocatore cipriota. Di Bello, ben posizionato, fischia immediatamente il rigore che viene confermato dopo un check con il Var Mazzoleni. Tre gli elementi da considerare. Il primo è che Lovato tocca nettamente l’avversario, così come è vero che Kastanos accentua il contatto. Il terzo è una conseguenza dei primi due, infatti Mazzoleni, riscontrata l’esistenza del tocco tra i due piedi, non può far altro che confermare la decisione di Di Bello. Si può discutere sul rigore in sé, ma il Var non sarebbe intervenuto anche se l’arbitro avesse fatto correre. In sostanza una valutazione di campo che resta predominio del direttore di gara. Nell’occasione arriva il giallo anche per Cragno dopo le proteste per la posizione del pallone sul dischetto. Dopo la realizzazione di Verdi si crea un parapiglia in seguito all’esultanza degli amaranto vicino alla panchina rossoblù. A farne le spese Ribery da una parte e Radunovic dall’altra, entrambi espulsi.

Perfezione

Dopo l’episodio del rigore la gara si accende negli ultimi minuti. Giallo a Zortea all’84’ per fallo su Bellanova a fermare la ripartenza del Cagliari, tre minuti dopo tocca a Radovanovic essere ammonito per proteste. Di Bello tiene in pugno la gara in ogni istante e ha ragione a sorvolare sulla richiesta di rigore da parte di Keita al 90′. Non c’è alcun contatto tra Mazzocchi e il senegalese. Al 92′ l’episodio più discusso, con il direttore di gara di Brindisi che assegna il rigore per il netto fallo di Sepe su Baselli. Di Bello, però, viene richiamato alla OFR dal Var Mazzoleni e, una volta esaminate le immagini, decide di assegnare una punizione alla Salernitana. Giusta la decisione dell’arbitro, se infatti Sepe perde inizialmente il pallone in un contrasto aereo con un compagno, è Lykogiannis che successivamente toglie la sfera al portiere calciando la mano sinistra dell’avversario e non il pallone. Fallo che, di fatto, annulla quello arrivato dopo su Baselli. Quando il gioco è pronto a riprendere arriva anche il giallo a Perotti per perdita di tempo. Sono passati 4 minuti dal fischio su Sepe alla ripresa ed è qui che Di Bello sancisce la sua perfezione. Con un gesto eloquente indica come 4 i minuti da giocare prima del fischio finale, con la gara che si protrae infatti fino al 100′. E proprio in questo ulteriore recupero che arriva prima l’ammonizione per Gyomber al 97′ per un duro intervento su Baselli e poi il gol di Altare per il definitivo 1 a 1.

Matteo Zizola

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